Nubifragi, vento forte Torna l’allerta Seveso
Oggi raffiche fino a 100 chilometri orari
Resta l’allerta maltempo in Lombardia. Oggi elevata criticità per Prealpi, Orobie bergamasche, Valcamonica. Codice arancione per Valchiavenna, Valtellina, Appennino pavese. A Milano si continua a monitorare il livello di Seveso e Lambro. A Niguarda, quartiere tappezzato di cartelli che mettono in guardia i cittadini dai possibili rischi di allagamento. Per oggi sono previste forti raffiche di vento, fino a cento chilometri all’ora, e piogge intense. Il Comune invita a parcheggiare le automobili lontano dagli alberi e a non lasciare sui balconi oggetti che il vento potrebbe portare via.
I cartelli che tappezzano Niguarda e tutti i quartieri che da decenni convivono con l’incubo Seveso resteranno là anche oggi. Per il terzo giorno consecutivo, i milanesi di questo spicchio Nord della città dovranno vedersi bene dallo «scendere in cantine e seminterrati», «parcheggiare l’auto in località soggette ad esondazioni» e «transitare in sottopassi», come avverte il messaggio appeso un po’ ovunque. La perturbazione che da sabato minaccia d’ingrossare il Seveso continuerà anche oggi a calamitare l’attenzione della macchina della protezione civile. Le abbondanti piogge di ieri sono state finora domate grazie al canale scolmatore che ha deviato la furia dell’acqua ben prima della strettoia che al confine della città fa inabissare il corso del fiume.
Dopo la paura per il picco dello smog favorito dalla cappa di caldo anomalo, con le prime piogge autunnali ritorna l’antico spettro del Seveso. La fase di «codice arancione, criticità moderata», annunciata dalle previsioni della Regione, è iniziata sabato mattina, costringendo gli uomini del centro operativo comunale, e l’assessore all’Ambiente Marco Granelli, a monitorare in tempo reale i livelli dell’acqua per tutta la notte tra sabato e domenica, e ancora per tutto ieri. «Massima attenzione», prometteva un Granelli impegnato a comunicare costantemente ai cittadini via social network gli umori di Seveso e Lambro, con il secondo che intorno a mezzogiorno ha rischiato per pochi millimetri di superare ogni argine.
Finora però i disagi a seguito delle piogge sono stati contenuti. I vigili del fuoco sono intervenuti in alcuni appartamenti e cantine allagati o per liberare le grondaie otturate dalle foglie. Mentre ieri al loro centralino è arrivata dall’hinterland qualche chiamata per alberi caduti. Nessuna segnalazione di persone ferite. L’attenzione rimane alta in Lombardia. La Protezione civile lancia il «codice rosso» per rischio idrogeologico su laghi e Prealpi varesine, occidentali (nelle province di Como e Lecco), orientali (Brescia), sulle Orobie bergamasche e in Valcamonica. Moderata criticità invece per la Valchiavenna, la Valtellina (chiuso il Passo dello Stelvio per neve) e l’Appennino pavese.
A Milano si monitora l’intensificazione delle precipitazioni e l’arrivo del forte vento. «Intanto lavoriamo a testa bassa per realizzare l’intero piano Seveso e Lambro con vasche e depurazione delle acque», incalza Granelli dopo lo sblocco a Palazzo Chigi dello stallo sulla vasca del parco Nord per il ricorso del Comune di Bresso.