Migranti, Sala a Lucano «Avrei fatto lo stesso»
Il «modello Riace»
Standing ovation in Sala Alessi per Mimmo Lucano, sindaco di Riace indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il collega Beppe Sala: «Avrei fatto lo stesso».
Il «metodo Milano» incontra il «modello Riace». In una Sala Alessi piena all’inverosimile è un Mimmo Lucano emozionato quello che raccoglie la standing ovation della sala nobile di Palazzo Marino. «È pazzesco», ripete. Al fianco del sindaco sospeso della cittadina calabrese, indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, c’è Beppe Sala. «Per me resti un collega e le mie parole di solidarietà sono queste: nella tua posizione avrei fatto lo stesso. Perché i sindaci che non si girano dall’altra parte sono costretti ad agire da soli. Poi la giustizia farà il suo corso ma è una persona in buona fede che ha fatto tutto il possibile e che aspetterei a giudicare perché è una situazione complessa». Per il sindaco di Milano, la vicenda di Lucano, invitato per un convegno della lista «Milano in Comune» sui casi Riace e Lodi, impone il ritorno all’ordine del giorno della politica di un piano nazionale per l’integrazione. «Ma ormai neanche se ne parla più. Uniamo le nostre voci per chiedere che il tema venga affrontato a breve. È incredibile quello che mi succede. Ma c’è la gratificazione di sapere che la gente ha compreso — spiega Lucano — e questo mi dà la forza per continuare sulla strada della civiltà per contrastare la società dell’odio. Ringrazio il sindaco per la vicinanza dimostrata da Milano». E alla domanda «incontrerebbe Matteo Salvini?», risponde: «Non avrei difficoltà». Finale con standing ovation e Bella Ciao.