Corriere della Sera (Milano)

Dal Comune alle imprese: cresce l’alleanza pro Tav

Lavoro Congresso Cgil: subito un piano regolatore digitale

- di Andrea Senesi

Èun asse che mette insieme un presidente di Regione leghista (Fontana) e un sindaco di centrosini­stra (Sala), gli industrial­i del vecchio «triangolo industrial­e» e le diverse sigle sindacali del mondo del lavoro. È il fronte del Nord schierato a favore della Tav. E intanto dal congresso della Cgil arriva la proposta di un «Piano regolatore digitale», per una guida pubblica degli algoritmi che gestiscono lavoratori e dati sensibili.

È un asse che mette insieme un presidente di Regione leghista e un sindaco di centrosini­stra, gli industrial­i del vecchio triangolo industrial­e e diverse sigle sindacali del mondo del lavoro. È il fronte del Nord schierato a favore della Tav. Dopo l’intervista al Corriere di Attilio Fontana, nella quale il governator­e del Carroccio sottolinea­va la distanza su questi temi tra Lega e Movimento Cinque Stelle, ecco l’eco del sindaco. «Tutto è connesso al giorno d’oggi e la scelta di Torino di fermare la Tav colpisce anche Milano. Lo sviluppo del Paese è fondamenta­le per continuare a crescere e avere risorse da investire nella solidariet­à»,ha detto ieri Beppe Sala ai microfoni di Radio Capital.

Sala e Fontana che superano le divisioni politiche e gli industrial­i che ignorano quelle di campanile. Ieri Carlo Bonomi, presidente di Assolombar­da, Dario Gallina, numero uno dell’Unione Industrial­e di Torino, e Giovanni Mondini, leader di Confindust­ria Genova, hanno sottoscrit­to un appello comune. «Se da una parte comprendia­mo le esigenze di rispettare le promesse elettorali, d’altra parte c’è il diritto di tutti i cittadini italiani di vivere in un Paese che non venga penalizzat­o dal punto di vista sociale ed economico. Rimettere in discussion­e Tav e Terzo Valico è un colpo mortale alle possibilit­à di sviluppo del Nordovest, delle sue imprese, dei suoi occupati, della possibilit­à di realizzare una migliore coesione sociale. In queste ore decisive per le scelte del nuovo governo e dei territori, lanciamo insieme a nome di oltre 545 mila imprese un grande appello alla responsabi­lità sul futuro del nostro Paese».

Al partito delle grandi opere è iscritta da sempre anche Mariastell­a Gelmini, capogruppo alla Camera di Forza Italia: «Su questo terreno siamo con la Lega, a patto che vada fino in fondo. Perché l’economia del Paese è un bene di tutti e, se Di Maio e soci non lo capiscono, vorrà dire che è arrivato il momento di chiudere una infelice esperienza di governo».

Tutti contro i Cinque Stelle, gli unici che difendono il no all’alta velocita. «Sala e Fontana hanno abbandonat­o la Lombardia senza investire in opere che servono davvero al cittadino e alle imprese e oggi stanno a pensare alle grandi opere di altri territori», contrattac­ca però il capogruppo al Pirellone Dario Violi. «Un buon amministra­tore — dice —, come un buon padre di famiglia, non si preoccupa di costruire la piscina in giardino quando gli sta crollando la casa. Dal Ponte di Casalmaggi­ore, a quello della Becca o di Annone, in Lombardia sono decine le opere che hanno bisogno urgente di investimen­ti e manutenzio­ne».

Sala Spero che ci sia una mobilitazi­one in tutti i settori del mondo del lavoro per far capire che sul futuro industrial­e del nostro Paese non si scherza

 ??  ?? Sul «Corriere» L’intervista al governator­e lombardo Attilio Fontana sul tema delle grandi opere e dell’Alta velocità
Sul «Corriere» L’intervista al governator­e lombardo Attilio Fontana sul tema delle grandi opere e dell’Alta velocità
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy