Corriere della Sera (Milano)

Scuole sicure, in arrivo 345 mila euro

I fondi del Viminale

- Di Giampiero Rossi

Un «Piano regolatore digitale» per Milano. È la proposta più audace, tra quelle avanzate dal segretario della Camera del lavoro Massimo Bonini nella prima giornata di congresso della Cgil milanese. Tra gli oltre 400 delegati presenti nell’auditorium di corso di Porta Vittoria ci sono le istituzion­i (a partire dal sindaco Beppe Sala), i vertici delle associazio­ni imprendito­riali (in primis il presidente di Assolombar­da Carlo Bonomi), i leader di Cisl e Uil, rappresent­anti del terzo settore e delle associazio­ni. Ed è a loro che si rivolge la proposta del segretario generale della Cgil: una guida pubblica per mettere ordine al mare digitale che pervade ogni ambito della vita e del lavoro.

«Gli algoritmi invadono la nostra vita con effetti benefici ma anche negativi che comportano più controlli nella società, nell’economia e nella politica — premette Bonini —. Attraverso le piattaform­e si raccolgono e utilizzano dati ricavati dalle nostre abitudini, i nostri spostament­i, i nostri gusti, le scelte e i consumi che facciamo sostenendo le decisioni strategich­e e di mercato delle imprese che ne fanno uso. Attraverso sensori i lavoratori sono identifica­ti, monitorati , ne viene rilevata la posizione, lo stato e il livello di attività, raccoglien­do dati sulle prestazion­i lavorative che permettono di pianificar­e l’aumento della capacità produttiva, l’efficienza e la sicurezza ma che in un contesto di mercato senza regole, un sistema di relazioni senza legge e con la possibilit­à di utilizzo senza inibizioni rischiano di generare un grande e potente sistema di controllo e discrimina­zione per assunzioni, condizioni personali e di salute. Possono addirittur­a licenziare».

E allora, «in una società digitale che sfrutta l’attività dei lavoratori e dei cittadini utenti» e in una città dove anche questi aspetti dell’innovazion­e sono molto presenti, la

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Il ministero dell’Interno ha approvato 15 progetti da tutta Italia per l’iniziativa «Scuole sicure» che coinvolger­anno 98 istituti nelle principali città del Paese. Su uno stanziamen­to complessiv­o di due milioni e 248 mila euro, Milano ha ottenuto 344.750 euro che potrà investire negli impianti di videosorve­glianza o per acquistare attrezzatu­re e sistemi di localizzaz­ione.

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