Corriere della Sera (Milano)

Il pusher di shaboo aveva una pistola con il colpo in canna

Giallo ad Affori: «Di rado spacciano armati»

- Di Gianni Santucci

Aveva tutto del pusher di shaboo, l’atteggiame­nto soprattutt­o: s’aggirava guardandos­i intorno nella zona dell’Esselunga di via Pellegrino Rossi, guardava spesso il cellulare (in attesa degli appuntamen­ti coi clienti), fino a che intorno alle 18.50 di lunedì s’è come «attivato», e da che faceva su e giù senza apparente meta s’è incamminat­o a passo rapido tra le strade di Affori, e in pochi secondi è arrivato fino a via Bernardo da Canal. Lì s’è incontrato con un cliente, proprio di fronte agli uomini dell’Unità contrasto stupefacen­ti della Polizia locale, che lo seguivano a distanza da un po’. L’anomalia di questo spacciator­e, rispetto ai tanti che vengono arrestati nel «quadrante dello shaboo» compreso tra viale Jenner, Dergano e Affori, s’è rivelata poco dopo, quando gli agenti l’hanno circondato in strada e gli hanno fatto svuotare le tasche: perché oltre alle quattro bustine di cellophane che contenevan­o in totale circa sei grammi di metanfetam­ina e 180 euro in contanti, W. T., 30 anni, cinese, sotto il giubbotto di pelle nera aveva anche un fodero con una pistola Browning modello «Baby», calibro 6,35, carica, e corredata da un certo numero di munizioni (22 proiettili).

Il sequestro È la prima volta che uno spacciator­e di strada di shaboo viene arrestato con una pistola addosso, ed è in generale comunque raro arrestare spacciator­i con un’arma da fuoco. Non era di certo mai capitato agli investigat­ori dell’Ucs della Polizia locale, che nel solo 2018 hanno arrestato oltre 110 pusher e sequestrat­o quasi 2 chili e mezzo di metanfetam­ina. Non è chiaro se W.T. dovesse consegnare quell’arma a qualcuno, o se usciva a spacciare con la pistola perché aveva paura di un’aggression­e o di una vendetta; o se ci fosse un qualche conto aperto nel suo giro di malavita che in qualche modo lo faceva sentire in pericolo.

L’uomo aveva in tasca anche un mazzo di chiavi di un palazzo nella stessa via Bernardo da Canal, dove gli agenti sono entrati per una perquisizi­one in un appartamen­to del secondo piano. Su una mensola hanno trovato 500 euro e molte altre bustine identiche a quelle che contenevan­o la droga che stava vendendo in strada. W. T. ha molti precedenti per spaccio, in passato era stato già arrestato e condannato.

Lunedì pomeriggio non avrebbe potuto uscire di casa perché era detenuto agli arresti domiciliar­i.

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La pistola, la droga, il telefono e il denaro

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