Monza, Luxottica affitta Villa Reale Per un mese sarà vietata ai visitatori
L’azienda ospiterà nella reggia i suoi clienti. Il Consorzio: occasione unica per la città
MONZA Ultimo giorno oggi per programmare una visita in Villa Reale, agli appartamenti reali del secondo piano nobile o a quelli privati di Umberto e Margherita. Da domani e fino al 30 novembre «la reggia — sono le parole del sindaco Dario Allevi — sarà blindata». L’accesso sarà consentito solo ai clienti e invitati di Luxottica, il colosso degli occhiali di Leonardo Del Vecchio che ha affittato l’intera reggia ad uso esclusivo per i «Luxottica days», l’evento che dal 2010 è l’occasione per incontrare clienti e presentare le collezioni 2019. Nelle sale del Piermarini, come è successo in passato a Venaria Reale o a Villa Erba a Como, saranno esposti 40 mila nuovi occhiali dei marchi di proprietà e in licenza in ambientazioni di grande impatto scenografico, saranno firmati contratti, organizzati eventi di formazione.
Simbolo
L’accordo è stato siglato direttamente tra la società «La Nuova Villa Reale» di Attilio Navarra che ha in concessione il corpo centrale della reggia per vent’anni dopo aver eseguito i restauri e la società veneta, dopo il via libera del Consorzio di gestione presieduto dal sindaco che ha accettato di chiudere al pubblico anche la parte museale. Non è dato sapere quanto il concessionario intascherà da questa operazione, ma per l’affitto di Venaria, due anni fa, furono pagati 300 mila euro. Al Consorzio invece andranno 14 mila euro per il mancato introito dalla vendita dei biglietti agli appartamenti di Umberto e Margherita oltre ad 11 mila euro per l’affitto di una piccola porzione dei giardini reali.
«Siamo felicissimi di questo evento che porterà a Monza 500 visitatori al giorno con grandi ricadute sull’intera città — commenta il sindaco — abbiamo valutato i pro e contro, comprendiamo il dispiacere di non poter entrare in villa per un mese, ma la chiusura al pubblico di tutta la villa, compresa la parte museale, è stata la conditio sine qua non imposta da Luxottica per tutelarsi dallo spionaggio industriale. La villa sarà blindata dalla corte d’onore in poi, mentre abbiamo chiesto ed ottenuto che il Serrone con la mostra su Tarkovskij e gli artisti russi del secondo Novecento prosegua l’attività». Se l’operazione ha avuto il voto unanime dell’intero Consiglio di gestione, in città c’è chi storce il naso: «Nessuno mette in discussione che si possano affittare spazi di grande valore artistico e storico per eventi privati — commenta l’ex sindaco Pd Roberto Scanagatti — ma in modo bilanciato. Non capisco la scelta di chiudere gli appartamenti di Umberto e Margherita, quando sappiamo tutti che hanno un ingresso indipendente e possono essere isolati dal resto della Villa. Inoltre, chiudere ai visitatori per un mese significa uscire dai radar dei tour turistici in un momento già di difficoltà per la reggia che negli ultimi 4 anni ha registrato un calo in picchiata dei visitatori. Sono preoccupato, abbiamo faticato molto per creare interesse intorno alla Reggia e rischiamo di perdere tutto». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Bianca Montrasio, portavoce del comitato «La villa Reale è anche mia» che si è sempre opposto al bando di gara per il recupero della reggia e alla concessione al privato del corpo centrale: «È il fallimento del modello Monza di gestione pubblico/privata. A guadagnarci è solo il concessionario, mentre al Consorzio si accontenta di una cifra irrisoria».
Polemiche a cui replica il concessionario Attilio Navarra: «Faccio i miei complimenti a chi, nel mio staff, ha portato Luxottica a Monza. È una grande realtà internazionale, una delle poche rimaste in mano italiana, è un’occasione strepitosa per Monza per i suoi alberghi, ristoranti, negozi, per far conoscere la Villa Reale al mondo sdoganandola dal perimetro della Brianza».
Il sindaco Siamo felicissimi, questo evento avrà ricadute importanti
Il comitato È il fallimento del modello di gestione pubblica e privata