Via i migranti Chiude il centro profughi
Como
Trasferiti gli ultimi richiedenti asilo, è stato completamente sgomberato e si avvia verso la chiusura definitiva il centro migranti di Como, in via Regina Teodolinda, aperto a settembre di due anni fa per gestire l’emergenza dei profughi accampati a centinaia nel prato della stazione San Giovanni nella speranza di varcare il confine svizzero. Le polemiche seguite all’annuncio dello sgombero e le numerose richieste di mantenere attiva la struttura, magari convertendola in un centro di accoglienza per i senzatetto, non sono servite ad evitare la dismissione del campo, gestito dalla Croce Rossa e arrivato ad ospitare fino a oltre 300 richiedenti asilo. All’inizio di settembre, nei container di via Regina erano presenti circa 180 persone. Senza preavviso, oltre settanta migranti erano stati trasferiti in massa in altri centri, un intervento visto come un blitz contro il quale erano insorti la Diocesi di Como, la Caritas, le associazioni attive nell’accoglienza e anche partiti e forze politiche. Un messaggio contro la chiusura era stato letto nelle parrocchie durante le messe domenicali. Una levata di scudi che non ha cambiato i piani del governo, ribaditi dal sottosegretario all’Interno, il leghista Nicola Molteni. «Questo centro è temporaneo ed è stato aperto per gestire una situazione di emergenza che non c’è più — ha spiegato —. Era già stata prorogata l’attività, ora è il momento di chiudere la struttura». Una decisione sostenuta dall’amministrazione comunale, a partire dal sindaco Mario Landriscina e dalla vice Alessandra Locatelli, parlamentare del Carroccio. Nelle scorse settimane, dalle associazioni ma anche dalle forze politiche sono arrivate a più riprese richieste di non chiudere il centro, ma di utilizzarlo per far fronte al problema dei senzatetto, anche in vista della stagione fredda. Ipotesi sempre respinta da Palazzo Cernezzi. Ieri, da via Regina sono stati trasferiti gli ultimi ospiti e il campo è stato sgomberato. Incerto il destino della struttura. Dalla prefettura per ora non arrivano informazioni sulla possibile destinazione.