Il festival dei piccoli fa le cose in grande
Anteprime, mostre e una «notte al museo»
Portare al cinema bambini e ragazzi: è questo l’obiettivo di «Piccolo grande cinema», il festival nato da un progetto della Cineteca Italiana. Arrivato all’undicesima edizione, si trasforma e amplia le proposte, proponendo tanti appuntamenti sia per i più piccoli sia per gli adulti. Si inizia stasera alle 20.30 al Mic con «The Little Witch – La streghetta» di Michael Schaerer, tratto dal un bestseller «La piccola strega» dello scrittore per ragazzi tedesco Ottrfied Preussler. La serata inizia con un red carpet dedicato al tema di Halloween, con tanto di baby-trucco, e prosegue con l’ormai rodata «Notte al Museo del Cinema», durante la quale venti bambini scopriranno le meraviglie che racchiude l’ex Manifattura Tabacchi di viale Fulvio Testi. Per gli adulti c’è una passeggiata notturna condotta da Jennifer Radulovic dedicata a «Edgar Allan Poe tra mesmerismo e catalessi» ai Giardini di Porta Venezia. Segue alle 23 allo Spastato zio Oberdan la proiezione del capolavoro visionario «La caduta della casa Usher» di Jean Epstein, con il pianoforte di Francesca Badalini. A Poe è dedicata anche una retrospettiva di 18 titoli, che va da David W. Griffith ai classici di Roger Corman con Vincent Price, senza dimenticare i maestri dell’horror italiano (Fulci, Argento e Margheriti) e l’impagabile «Toby Dammit» di Fellini. Sempre in tema di brividi, il 2 novembre sarà inaugurato il nuovo allestimento di realtà aumentata nell’Archivio Storico dei Film presso l’ex Manifattura. Il visitatore, munito di smartglass Epson, si aggirerà tra i corridoi e le «pizze», alla ricerca dei QR Code necessari per vedere le scene più terrificanti della storia del cinema.
Sul fronte piccoli, il 1 novembre al Mic (ore 15) viene inaugurata una mostra interattiva dedicata a Tofffsy, uno dei personaggi più celebri di Pierluigi De Mas, mago dell’animazione il cui archivio è donato alla Cineteca Italiana. Verrà presentato il dvd con la versione restaurata di «Le avventure di Tofffsy e l’erba musicale», prima serie animata a colori trasmessa dalla Rai.
Nel programma davvero sterminato vi sono anteprime di prestigio come «Dilili à Paris» del regista di animazione francese Michel Ocelot e «The Prayer» di Cédric Kahn, su un giovane drogato che va disintossicarsi in convento. Il concorso «Rivelazioni» presenta film italiani indipendenti, non ancora distribuiti: da «Passi leggeri» di Vittorio Rifranti, su un prete in crisi, a «Zen sul ghiaccio sottile» di Margherita Ferri, su una ragazza bullizzata per il suo aspetto da maschiaccio. Il 10 novembre alle 21, allo Spazio Oberdan, la festa di chiusura è seguita dalla performance «Pinocchio elettronico», con la versione restaurata del primo film tratto da Collodi del 1911 con musica elettronica del gruppo Miclono. Ma soprattutto ci sono laboratori, incontri didattici (anche con l’enfant prodige Valeria Cagnina, che a 17 anni ha fondato un scuola di robotica), presentazioni di studi sulla fruizione del cinema da parte dei giovani (a cura di Mariagrazia Fanchi), programmi per le scuole: tanti tasselli di un lavoro sul territorio che continua oltre il festival.