Teatro Tieffe a rischio sfratto Parte petizione
Via Menotti
Via Ciro Menotti 11, quattro palazzine svuotate, ristrutturate, in vendita. Peccato che lì, al piano terra, affacciato sul cortile, ci sia uno storico teatro che adesso rischia di scomparire. L’associazione Tieffe che lo gestisce è la seconda realtà milanese dopo il Piccolo Teatro per anzianità e continuità, fondata nel 1969 come Compagnia Stabile Teatro Filodrammatici (il nome cambiò in seguito). E ha lanciato una petizione per chiedere di farlo restare: da tutto il quartiere hanno firmato nel giro di pochissimi giorni più di quattromila persone. Ora, in affitto, l’associazione paga 100 mila euro di canone annuo ma secondo i piani di «InvestiRe» che cura il restyling del palazzo, in locazione non può restare. Ai prezzi di mercato, per rilevare lo spazio, dovrebbe pagare circa 2 milioni di euro: cifra inarrivabile. La speranza è riuscire a raccoglierne la metà – con l’aiuto di fondi pubblici (non solo statali ma anche della Regione e del Comune, con cui il teatro è convenzionato), e di eventuali privati: un milione di euro per avanzare una richiesta di acquisto dei muri che abbia almeno una chance. Qualche ente non profit, secondo fonti finanziarie anche Fondazione Cariplo, si starebbero interessando alla vicenda. Un precedente c’è: il teatro Carcano tempo fa fu rilevato dal gruppo «Centro d’arte contemporanea» che adesso ospita la compagnia Jas Art Ballet. A questa storia, in molti sono affezionati. Il teatro si chiamava Elfo una volta (poi trasferitosi in corso Buenos Aires come Elfo Puccini), nel 2010 è diventato il Menotti . Sala completamente rinnovata nel 2012, cinquecento posti a sedere, mille metri quadrati di spazio, grande palco, successo di pubblico crescente. La speranza è l’ultima a morire, continua a ripetere a tutti il direttore creativo Emilio Russo: la funzione pubblica del teatro potrebbe fare gioco anche alla stessa immobiliare, del resto. Sul sito menotti11.it, creato apposta per le vendite, c’è scritto che lo stabile vanta «quattro eleganti palazzine e un teatro». Quell’attività culturale fa salire il valore all’edificio.