Rogo doloso devasta storica azienda di salumi La titolare tra le fiamme
Distrutto la stabilimento di Albuzzano. La donna salvata dalle fiamme. L’incendio è di natura dolosa
Un gigantesco rogo di natura dolosa ha cancellato i 70 anni di storia della Gallotti Salumi di Albuzzano, nel Pavese. La titolare è stata portata in salvo da un dipendente. Sul caso indagano i carabinieri. L’azienda era in forte crisi da tempo.
PAVIA Ieri mattina all’alba un gigantesco rogo di natura dolosa ha cancellato i 70 anni di storia della Gallotti Salumi Srl di Albuzzano, una delle aziende più importanti della provincia di Pavia. La titolare, l’unica persona dentro lo stabilimento in quel momento, è stata portata in salvo da un dipendente. Ciò che è chiaro è che non ci sono stati avvertimenti o intimidazioni, ma nemmeno un corto circuito da cui è partito tutto: la mano incendiaria non poteva provenire dall’esterno. Quando la titolare si sarà ripresa verrà interrogata dai carabinieri per capire cosa sia successo. Al momento non ci sono indagati, ma i sospetti degli investigatori ricadrebbero su di lei: l’azienda era in forte crisi e forse la donna faticava ad affrontare la difficile situazione. Erano da poco passate le 6.30 quando uno dei primi dipendenti che si è presentato al cancello dello stabilimento di via XXV Aprile ha lanciato l’allarme. Dalle finestre del capannone uscivano le fiamme che stavano pericolosamente raggiungendo il tetto; l’uomo si è avvicinato al portone dell’azienda ha visto che all’interno c’era Maria Grazia Gallotti, 49 anni, una delle titolari dell’azienda. La donna, che aveva evidenti ferite alle braccia, era sanguinante e rischiava di essere divorata dal fuoco. I medici del 118 l’hanno trasportata d’urgenza al Policlinico San Matteo di Pavia dove si trova ricoverata sotto osservazione. «L’ha afferrata e l’ha trascinata fuori dal capannone. Lo stabilimento era avvolto dalle fiamme», commenta un dipendente con le mani tra i capelli e lo sguardo perso. La colonna di fumo nero e acre era ben visibile dalla tangenziale est di Pavia; l’aria, irrespirabile per diverse ore. Per l’intera mattina è stato un andirivieni di mezzi di soccorso, autobotti dei vigili del fuoco e Protezione civile. Marco Tombola, sindaco di Albuzzano, è stato tra i primi a raggiungere lo stabilimento: «Per precauzione abbiamo subito adottato misure di sicurezza che tutelassero i cittadini. L’azienda si trova proprio nel centro del paese, vicino a case e scuole. Ho disposto la chiusura dell’asilo nido e invitato a tenere chiuse le finestre, ma Arpa ha già campionato la zona e ci ha rassicurati». I tecnici di Arpa e il vicepresidente Fabio Cambielli hanno prelevato alcuni campioni da analizzare; i risultati arrivati già nel pomeriggio di ieri non hanno evidenziato alcun pericolo per la popolazione perché all’interno dello stabilimento non erano presenti sostanze inquinanti.
L’incendio di vaste proporzioni ha coinvolto l’intera superficie della fabbrica che è stata dichiarata inagibile; all’interno dei capannoni non è rimasto più nulla, solo cumuli di cenere e muri neri. Mentre nove squadre di pompieri e gli uomini della protezione civile lavoravano per spegnere le fiamme, i dipendenti della Gallotti — 16 quelli ancora impiegati — si sono riuniti fuori dalla ditta: «Qui è un disastro, i danni sono troppo seri per pensare di riaprire. È finita un’epoca».
La Gallotti Salumi, nata nel 1950 come una piccola bottega di paese, nei primi anni 90, con la produzione di un’intera gamma di salumi artigianali, fa il salto sul mercato: è l’epoca del boom della grande distribuzione, dei salumi in bella vista negli Autogrill di mezza Italia, degli spot in tv.
Indagini Nessun corto circuito, chi ha innescato il fuoco si trovava all’interno dell’azienda
Poi è arrivata la crisi che ha colpito duro e questo era il periodo più complicato che forse la titolare non riusciva ad accettare. «Siamo sconvolti e senza parole — commentano in paese —. È vero, l’azienda stava attraversando un momento di difficoltà, ma non pensavamo ci potesse essere un simile epilogo. Abbiamo perso un’istituzione».