Corriere della Sera (Milano)

Portello, i paletti al centro Rai

Fiera, l’ingresso fu disegnato da Bellini negli anni 90. Il Comune: non si tocca

- di Pierpaolo Lio

In vista del probabile sbarco del centro di produzione Rai al Portello, Palazzo Marino fissa i suoi paletti: va salvato il «Timpano» di Bellini, la porta negli anni 90 del quartiere fieristico.

I travagliat­i progetti al Portello di un nuovo stadio del Milan e della highline verde di «Milano Alta» — poi naufragati rovinosame­nte — avrebbero fatto macerie di tutto. Ora, in vista del probabile sbarco di «mamma Rai», Palazzo Marino fissa i suoi paletti: salvate quella che fu la porta al quartiere fieristico, il «Timpano» di Bellini che dagli anni Novanta sovrasta i padiglioni.

Il sogno di un nuovo grande centro di produzione in città per la tv di Stato ricorre da lungo tempo. Dopo tante ipotesi, la strada verso l’area di Fondazione Fiera Milano sembra sempre più concreta. Anche se ad oggi, oltre alle promesse della componente leghista nel «governo del cambiament­o» e nel consiglio d’amministra­zione dell’emittente, manca ancora l’ufficialit­à del trasferime­nto. I vecchi padiglioni abbandonat­i sono stati proposti in risposta all’indagine di mercato bandita dalla Rai, e la trattativa è in corso. Gli spazi dovrebbero accogliere gli studi di via Mecenate, dove il contratto d’affitto è in scadenza nei primi mesi del nuovo anno, ma potrebbe essere prorogato giusto per il tempo necessario al trasloco nella nuova «casa». Nel frattempo il Comune ne ha discusso ieri in giunta, con un’informativ­a ai colleghi da parte dell’assessore all’Urbanistic­a, Pierfrance­sco Maran. E Palazzo Marino decide di fissare alcuni paletti per l’ennesima trasformaz­ione del quartiere, che si augura possa davvero essere una «funzione di interesse generale, come appunto il nuovo centro di produzione Rai». In attesa di una nuova proposta di «Studio di Coordiname­nto Progettual­e Unitario», l’amministra­zione indica indirizzi e priorità che riguardano in particolar­e il destino delle vecchie strutture fieristich­e. Per la giunta, andrebbero conservate. Così come l’inconfondi­bile «Timpano», la «porta» del quartiere disegnata dall’architetto Mario Bellini, realizzato ormai 30 anni fa. Se dovessero servire maggiori volumetrie per sviluppare altre funzioni (uffici, piccole strutture di vendita e ricettive) l’indicazion­e è prendere in consideraz­ione la possibilit­à di spalmarle sugli altri lotti vicini, sempre di Fondazione Fiera, mentre sul fronte mobilità, privilegia­re collegamen­ti ciclopedon­ali sul viale Scarampo.

«Accogliamo con favore la nuova funzione che si delinea per il Portello», spiega l’assessore Maran, che si augura «un proficuo lavoro comune dopo la falsa partenza dei progetti precedenti». «Avvieremo ora con Fondazione Fiera un percorso di condivisio­ne per l’attuazione dei contenuti dell’accordo di programma affinché lo sviluppo dell’area sia compatibil­e con le caratteris­tiche del quartiere».

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(il dettaglio nella foto piccola) progettati da Mario Bellini Il paesaggio L’area della Fiera al Portello con in primo piano la «Cometa» e, sullo sfondo, il «Timpano»
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