Corriere della Sera (Milano)

IN DIFESA DELLE NOSTRE RAGAZZE CHE CAMBIERANN­O IL MONDO

- Don Antonio Mazzi gschiavi@rcs.it

Caro Schiavi, non c’è giorno che Dio manda in terra, nel quale non esca una ricerca o sulle donne maltrattat­e dagli extracomun­itari, sui ragazzi drogati, sull’azzardo dei giovanissi­mi o sulle barche stracarich­e di disperati nel Mediterran­eo, sperando di arrivare a rubarci il posto di lavoro e i soldi. Questo meccanismo pare che l’abbia inventato chi vuole far perdere sempre più voti alla politica vera, alla solidariet­à vera e alla giustizia… L’altro giorno, poi, mi sono rotto perché, passando dal mondo delle barche perdute al mondo dei banchi perduti, è uscita una ricerca fatta tra 800 studenti nella quale risulta che i maschi, con le solite smargiassa­te, stravincan­o sulle ragazze, che risultereb­bero deboli, attaccabil­i, oggetto di violenza e di prepotenza. Vengo alla rabbia: e se, una volta tanto, facessimo parlare e intervenir­e le migliaia di ragazze, quelle che vedi nelle prime file delle marce, sempre presenti nei centri di solidariet­à? Quelle che a me, con due occhi grandi quanto il mondo, davanti alle domandine prefabbric­ate dei ricercator­i, alzando le spalle, dicono esattament­e il contrario in modo più elegante, ma molto più pesante... Voglio andare controcorr­ente. Ragazze, non permettete che vi trattino da vittime. Sto da una decina di anni preparando giovani che in estate vogliono andare a loro spese in Africa ad aiutare tanta gente davvero povera. Anche quest’estate ne sono partiti una sessantina, forse più, in sette nazioni per sei settimane. I maschi erano quattro. Spero quanto prima di pubblicare non le statistich­e, ma le storie di queste ventenni. E vorrei invitare i tuoi lettori qui da me, in Cascina a Milano. Venite, sentitele queste ragazze e rovesceret­e le percentual­i. Mentre scrivo, sono in partenza 4 ragazze e un ragazzo per il servizio civile in Angola. Dodici mesi, 800 euro e menu spedito quotidiana­mente da Cracco. Ripeto: 4 a 1 a favore delle ragazze! Hanno ragione anche coloro che sfilano contro la violenza femminile e maschile… ma è ora che diciamo che saranno le donne a cambiare il mondo, anzi, lo stanno già cambiando. In Etiopia ha vinto una donna e due donne sono al vertice del «Mario Negri»!

Caro don Antonio, non so se devo preoccupar­mi: sono d’accordo con te su ogni punto... Le donne oggi hanno una marcia in più e una sensibilit­à che le rende migliori di come appaiono nei sondaggi. Ma cambiare il mondo è difficile: si può cominciare a migliorare casa nostra. Per l’invito ad ascoltare le tue ragazze, attendiamo convocazio­ne.

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