Dal disguido in Area C multe per migliaia di euro
Protesta per le cartelle esattoriali
Duemila euro di multe arretrate addebitate sul conto corrente per un supposto inghippo burocratico. Succede a un residente in Area C che nel 2015 ha cambiato auto.
Duemila euro di arretrati addebitati sul conto corrente, tutti in un colpo, per un supposto inghippo burocratico. Accade all’ingegner Ernesto Boerci che da sempre abita in centro, ora Area C. Il libero professionista beneficiava della tariffa agevolata per i residenti, con 40 ingressi gratis e 2 euro di addebito
Ingegnere per i successivi. Nel 2015, Boerci cambia auto. Comunica la modifica di targa in Comune e riceve mail di conferma da Palazzo Marino: «Abbiamo preso atto del cambio». Il cittadino assume di essere automaticamente registrato come residente, come era successo ad ogni cambio di targa precedente.
«Peccato che ora scopro la défaillance burocratica — si sfoga Boerci —. Palazzo Marino mi ha addebitato tutti gli arretrati perché il cambio non risulta».
Pronta la replica da piazza della Scala: «All’epoca il cittadino doveva compilare anche un altro modulo. La procedura non è stata seguita in modo corretto». Boerci, con l’aiuto del Codacons, ha fatto ricorso e per ora l’ha perso. Gli avvocati dell’associazione tuonano: «Gli sono stati addebitate somme illegittime». L’ingegnere è desolato: «È una piccola battaglia ma la conduco anche nell’interesse degli altri che si imbattono in rigidità burocratiche che paiono proprio ingiuste». E continua: «Ogni volta che ho cambiato auto non c’è stato mai bisogno di un documento aggiuntivo: in automatico continuavo a essere registrato come residente in Area C. Avevo fatto affidamento su quella consuetudine. Nessuno, nel tempo, mi ha spiegato che qualcosa non andava». Fino a oggi, alla «nefasta scoperta».