In un clic servizi, dati, documenti L’ archivio digitale per i cittadini
Regione, via al progetto «blockchain». Le prime applicazioni nel 2019
La Regione apre le porte alla blockchain. Obiettivo: permettere ai cittadini di accedere, tramite un portafoglio digitale, a informazioni verificate e servizi. Per iscrivere il proprio figlio al nido, ad esempio, validare un certificato con pochi clic, capire come si muove il mercato del lavoro... «Già dall’anno prossimo metteremo in pratica alcune funzioni» anticipa l’assessore a Ricerca e innovazione Fabrizio Sala. Prima di tutto, è bene chiarire cosa sia la blockchain. Si tratta di una tecnologia che permette di creare un database condiviso su Internet. La validità del dato registrato è assicurata con tecniche crittografiche: si viene così a creare una catena di blocchi (da cui il termine blockchain), un’alternativa alle banche dati centralizzate a cui siamo abituati. Oggi è utilizzata per alcuni tipi di contratti di lavoro (gli smart contract), per criptovalute come il bitcoin, per la gestione di medicinali e terapie. Ma le possibilità sono ancora tutte da esplorare
Cosa c’entra con la pubblica amministrazione? Regione Lombardia, sfruttando questa tecnologia, sta creando una nuova piattaforma per la verifica di dati e documenti. Un lavoro per «mettere a sistema progetti che già erano in corso», e che potrebbe essere completamente operativa nell’arco di tre anni. Con il «portafoglio digitale» si potrà, ad esempio, validare un certificato o un titolo di studio attraverso la scansione di un Qrcode, accedere a servizi specifici (come i nidi gratis) senza fare code agli sportelli, esplorare banche dati relative allo stato di salute dell’ambiente o alle opportunità del mercato del lavoro. «Saremo i primi in Italia e forse in Europa a mettere a disposizione di tutti questa opportunità». L’orizzonte è ampio, le prime applicazioni arriveranno già dal 2019. Il Pirellone userà la blockchain per il processo di raccolta e selezione delle candidature al premio «Lombardia è ricerca», dedicato a scoperte nell’ambito delle scienze della vita (l’8 novembre alla Scala la cerimonia dell’edizione 2018). Ci sarà una parte pubblica, che consentirà a chiunque di controllare a che punto è la procedura di valutazione, e una parte riservata all’organizzazione. Prove generali di un modello estendibile a diversi ambiti.
Al Pirellone nel frattempo si lavora anche a un «algoritmo predittivo» che, insieme ai metodi classici, fornirà indizi per ottimizzare le azioni di governo. «Lavoriamo per mettere ordine, legalità e trasparenza tra i dati dei cittadini — continua l’assessore — pensiamo ai vantaggi che si possono ottenere usandoli con il loro consenso». Due i settori di riferimento che potrebbero
L’assessore regionale Sala: sanità e trasporti, lavoriamo per mettere ordine e trasparenza tra le informazioni