Corriere della Sera (Milano)

Protesta Ncc contro i vigili: troppe multe

I verbali della polizia locale in aumento del 18 per cento Protesta della auto nere in Comune: così ci rovinano

- Di Giacomo Valtolina

Dopo le «cinque giornate» di scioperi selvaggi dei tassisti nel maggio 2014, i continui presidii e picchetti di auto bianche in difesa della legge di settore (la 21/1992) e i cortei contro la multinazio­nale Uber (con al seguito anche le stesse berline nere del noleggio con conducente Ncc), stavolta piazza Scala è stata teatro della prima manifestaz­ione di protesta dei noleggiato­ri. «Chiediamo libertà e chiarezza — spiega Simone Labozzetta, organizzat­ore del presidio e presidente della nascente associazio­ne di categoria Assoconduc­enti —. Vogliamo rispetto per il nostro servizio pubblico che ogni giorno subisce azioni repressive frutto di errate interpreta­zioni delle norme».

Il riferiment­o è alle multe che le «frecce» della polizia locale continuano a staccare agli Ncc considerat­i «irregolari»: 135 nell’intero 2017 (97 per autisti collegati a Uber), cento fino al 31 agosto 2018 (66 Uber). Confrontan­do i dati fino al mese di settembre si nota un aumento del 18 per cento di multe in 365 giorni. Ancor più aspra la lotta agli abusivi (più 66 per cento), soprattutt­o a causa della app francese Heetch, oggi chiusa, che impiegava autisti privi di licenza (come Uberpop, già dichiarato fuorilegge in Italia nel maggio 2015), e dei furgoncini illegali «cinesi». Contravven­zioni in parte contestate dai Giudici di pace ma finora sempre confermate in Tribunale. «Facciamo rispettare le regole, senza favoritism­i né persecuzio­ni» replica il vicesindac­o Anna Scavuzzo.

Per gli Ncc in piazza, però, la linea dura milanese ha superato i limiti. «Così ci rovinano — è l’accusa —. Le 238 autorizzaz­ioni comunali sono troppo poche, l’ultimo bando è degli anni 70, la domanda di mobilità è alta, lo dice anche il Garante». Rispetto alle 238 autorizzaz­ioni rilasciate, gli Ncc ogni giorno in transito per Milano sarebbero dieci volte di più, circa 2mila, metà con Uber. «Non vogliamo togliere lavoro ai tassisti ma sapete quante volte la sera in centro non si trovano auto?». La manifestaz­ione scorre pacifica, solo un paio di «infiltrati» tassisti alzano la tensione ma senza conseguenz­e.

Il fronte Ncc, tuttavia, è multiforme. E diviso. Una parte della categoria non è scesa in piazza, in particolar­e quelli che lavorano alla «vecchia maniera», con le aziende e i clienti tradiziona­li, rifiutando Uber poiché le multe (fino a 674 euro e otto mesi di fermo della vettura) tolgono mezzi e reputazion­e («Inoltre la app ha smesso di offrire sostegno legale ai singoli Ncc occasional­i per favorire le società strutturat­e» spiegano dalle stesse imprese). Francesco Artusa, tra i promotori della app «legale» Limogreens­ervice, del Fai Trasporto Persone, glissa: «Le frecce esagerano ma Uber si metta in regola».

Per la prima volta, infatti, la piazza è riempita da autisti e titolari di società che lavorano quasi esclusivam­ente con Uber e con autorizzaz­ioni rilasciate da Comuni esterni. Spiega un imprendito­re: «In due anni ho avuto crescita esponenzia­le. Ora ho una flotta di 20 auto e dò lavoro a 41 persone tolte da situazioni di emergenza lavorativa. Nessuna delle nostre autorizzaz­ioni è del Comune ma siamo attivi con Uber. Non capiamo le resistenze: è vero, la app chiede il 25% (prima era il 20) ma è un motore di cambiament­o. E il mercato non va fermato».

Sotto l’ombrello della politica — il Pli e la Lega con il consiglier­e Massimilia­no Bastoni che ha presentato un’interrogaz­ione in Aula — tra gli oltre 50 autisti in piazza, c’era anche Federnoleg­gio-Confeserce­nti: «Perché la polizia locale continua a multarci? — chiede Giovanni Kalori — E perché i tassisti proseguono con gli agguati?». Sullo sfondo le polemiche sul famoso articolo «29/1 quater», integrazio­ne alla legge 21 prorogata di anno in anno. Si tratta del passaggio normativo che rende punibile il mancato «rientro in autorimess­a» degli Ncc, una delle condizioni che distinguon­o i due servizi del «trasporto pubblico non di linea»: i taxi con tassametro e stazioname­nto alle piazzole; gli Ncc con tariffa fissa e obbligo di rientro dopo ogni corsa. «Basta proroghe, riscriviam­o le regole senza vantaggi per nessuno alla luce delle nuove tecnologie — conclude Labozzetta —. Ma noi non siamo lavoratori di Serie B».

Palazzo Marino Scavuzzo: linea dura contro gli abusivi, nessuna persecuzio­ne né favoritism­i ai taxi

 ??  ??
 ?? (foto Corner) ?? In piazza Circa 50 autisti Ncc hanno manifestat­o ieri in piazza della Scala
(foto Corner) In piazza Circa 50 autisti Ncc hanno manifestat­o ieri in piazza della Scala

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy