Corriere della Sera (Milano)

Via Goito, l’ira del preside: «Inattendib­ili»

- di Federica Cavadini

Dirigenti davanti ai risultati Eduscopio. Da quello del Parini che tuona perché «non si prendono in consideraz­ione i diplomati che vanno all’estero», a quello del liceo statale Setti Carraro soddisfatt­o, primo dei linguistic­i («Da noi si studia tutto il giorno»). Il dirigente del Volta sottolinea: «Il segreto sono le ripetizion­i gratuite, per non lasciare indietro nessuno».

La scuola spende 40mila euro all’anno per offrire ripetizion­i gratuite agli studenti, che possono fermarsi al pomeriggio e farsi aiutare dai professori. È una delle iniziative dello scientific­o Volta, liceo statale con 1.240 alunni, in testa alle classifich­e, premiato anche dal Politecnic­o. «È l’investimen­to più importante per la scuola, il primo obiettivo è insegnare a studiare», dice il preside Domenico Squillace (nella foto).

Scuola aperta e lezioni extra e poi?

«Al Volta i liceali imparano il metodo, dagli appunti agli schemi. E il valore dello studio, il sacrificio. Sono seguiti dai professori anche dopo le lezioni e c’è l’aiuto fra pari, basta mettere l’annuncio in bacheca. Qui si abituano a stare sui libri anche cinque ore al giorno e all’università poi volano. E preciso che non è una scuola che stanga, l’anno scorso nelle prime meno di un bocciato per classe».

Avete il test d’ingresso. Perché?

«La prova, su domande di logica, serve per valutare capacità e predisposi­zione non le competenze. Non è l’unico criterio, “pesa” al 55%, ma serve: in prima hanno cinque ore di matematica, due di fisica, due di scienze, se non hanno la testa per queste materie è una sofferenza. I liceali valutati in questa indagine comunque sono entrati prima del test». ( f. c.)

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