Di Maio si affida alla pasionaria
Presidente del collegio sindacale, vigilerà su un patrimonio di 7 miliardi di euro
La pasionaria dell’Anticorruzione a guardia di uno dei patrimoni immobiliari più sterminati d’Italia, già al centro di inchieste della Procura. Il suo nome fa il giro d’Italia due anni e mezzo fa per avere fatto scoppiare l’indagine giudiziaria Smile, uno dei più grossi scandali della Sanità degli ultimi anni, finito il 16 febbraio 2016 con l’arresto di Fabio Rizzi, uomo forte della Lega e fedelissimo dell’allora governatore Roberto Maroni. Adesso la «rompiscatole» Giovanna Ceribelli, 70 anni, sarà la guardiana di 7 miliardi di euro. La commercialista di Caprino Bergamasco — che da revisore dei conti degli ospedali pubblici lombardi porta alla scoperta di gare pilotate nelle cure odontoiatriche in cambio di tangenti — diventa il presidente del collegio sindacale di Enasarco, l’Ente nazionale di assistenza per gli agenti e rappresentanti di commercio, legata a Confcommercio, 230 mila iscritti, 7,1 miliardi di patrimonio immobiliare e utili nel 2017 per 151 milioni. La vogliono lì il vicepremier Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo economico, e Stefano Buffagni, sottosegretario alla Presidenza, entrambi del M5S. E, per una strana coincidenza, la nomina arriva proprio in un momento in cui il caso Carlo Sangalli, il potente presidente di Confcommercio accusato di molestie sessuali dall’ex segretaria, sta facendo riemergere vicende legate alla vecchia gestione finanziaria di Enasarco.
Il primo giorno di lavoro di Ceribelli è martedì 30 ottobre. Ai più stretti collaboratori Di Maio motiva la scelta più o meno con queste parole: «Lì dove in passato ci sono stati episodi di malagestione bisogna portare figure di garanzia della legalità». Del resto proprio il M5S durante la campagna elettorale della primavera 2017 per la guida di Regione Lombardia, elezioni poi vinte dal centrodestra con il leghista Attilio Fontana, la propone come assessore all’Anticorruzione («È grazie al suo lavoro di “cacciatrice di appalti” — dice l’allora candidato grillino Dario Violi — che si è scoperto lo scandalo delle dentiere che ha travolto il centrodestra, con gli arresti di politici e imprenditori»).
Ma la sua figura piace anche alla Lega, tanto che Maroni subito dopo lo scandalo Rizzi la nomina nell’Authority regionale Anticorruzione (Arac) nata sul modello dell’Agenzia di Raffaele Cantone. È in quel ruolo che fa finire sotto inchiesta la «cricca» del Parco Adda Nord, in cui il direttore Giuseppe Luigi Minei viene accusato di turbativa d’asta per l’assunzione della giovane amica Francesca Moroni, già sua collaboratrice al Comune di Truccazzano, dov’è stato direttore del servizio di gestione del territorio.
Da presidente del collegio sindacale di Enasarco, Ceribelli dovrà di fatto controllare i conti. Dai dati pubblicati nel luglio 2018 risulta una crescita del patrimonio complessivo dell’Ente di assistenza per gli agenti di commercio «a 7 miliardi e 138 milioni, e di questa somma oltre 4 miliardi e 800 milioni costituiscono il patrimonio della previdenza». I proventi finanziari lordi ordinari — come riporta il Sole 24 Ore — passano dai 73 milioni di euro del 2015 agli oltre 117 milioni di euro del 2017, consolidando un +60%. Il patrimonio liquido è passato dal +5% del 2011 al +42%.
Di dieci anni fa, lo scandalo degli immobili, con le presunte mazzette a Stefano Ricucci, che porta all’arresto e alla condanna — poi prescritta — dell’allora presidente Donato Porreca e del numero uno della Confcommercio Sergio Billè.
La linea del ministro «Lì dove in passato c’è stata malagestione bisogna portare figure di garanzia»