«Funziona il patto con il mondo del lavoro»
«Il segreto di un tasso di occupazione così alto? Sempre più spesso invitiamo le aziende in aula e ci facciamo raccontare di che cosa, precisamente, hanno bisogno. Di quali attitudini e di quali competenze. A ridosso del diploma prepariamo insieme i curriculum, in accordo con quelle esigenze del mercato». Ha le idee chiare Silvia Ferrari (nella foto), preside dell’istituto tecnico Torricelli che resta tra i primi quattro posti nella classifica provinciale di Eduscopio (ed è prima a pari merito con il Curie Sraffa a Milano città).
Il 68 per cento degli studenti trova lavoro poco dopo il diploma. Si può salire ancora?
«Teniamo statistiche precise, abbiamo contezza di quanti studenti trovano in fretta lavoro e la quota resta costante. Anche l’alternanza scuola lavoro è utile, ma 400 ore obbligatorie nel triennio, sono troppe. Si finisce per mandare i ragazzi ovunque ci sia un posto, anche se non è coerente con gli studi. In questi casi, le potenzialità dell’esperienza non si sfruttano fino in fondo».
Tra indirizzo informatico, chimico e meccanico, quale va meglio?
«Traina il primo ma anche gli altri due danno soddisfazioni: i diplomati, rispetto alla richiesta, sono pochi». (el.an.)