Corriere della Sera (Milano)

Morbegno, il liceo sale sul tetto d’Italia

Il Nervi-Ferrari torna primo come nel 2014: puntiamo su disciplina e capitale umano

- di Barbara Gerosa

Studenti delle più prestigios­e università al mondo, manager affermati e persino una giovane ricercatri­ce che, con il suo gruppo di lavoro, ha scoperto la molecola che blocca la crescita delle staminali del cancro. L’istituto Pier Luigi Nervi- Ferrari di Morbegno, 12 mila abitanti in Valtellina, ancora una volta riceve la palma del miglior liceo d’Italia dalla piattaform­a Eduscopio. Era già successo nel 2014.

LECCO Basta scorrere l’home page del liceo, alla voce orientamen­to, per comprender­e cosa significhi essersi diplomati in questo istituto. Tra gli ex allievi che si raccontano in brevi pillole filmate, studenti delle più prestigios­e università al mondo, manager affermati, e persino una giovane ricercatri­ce che, con il suo gruppo di lavoro, ha scoperto la molecola che blocca la crescita delle staminali del cancro. Non stupisce dunque che l’istituto Pier Luigi Nervi- Ferrari di Morbegno, dodicimila abitanti all’imbocco della Valtellina, si sia aggiudicat­o ancora una volta la palma del miglior liceo d’Italia. Il riconoscim­ento riguarda l’indirizzo di Scienze applicate, lo scientific­o senza latino e con l’informatic­a, ma in realtà il punteggio è altissimo per tutti i corsi di studi.

Ad assegnargl­i la medaglia d’oro, come per altro aveva già fatto nel 2014, la piattaform­a Eduscopio, realizzata dalla Fondazione Giovanni Agnelli, che misura gli istituti superiori in base ai risultati universita­ri dei diplomati, numero di esami e media dei voti nel primo anno, e per i tecnici e profession­ali prende anche in consideraz­ione i tassi occupazion­ali. Analizzand­o i dati di 1.260.000 diplomati, il liceo di Morbegno ha ottenuto un indice di 98,23 su 100: il più alto della penisola. Ottocento studenti tra scientific­o, linguistic­o, arti- stico e scienze umane, il Nervi punta su classi dai numeri ridotti e un corpo docenti molto stabile. «Il segreto? Il capitale umano degli alunni, il sostegno delle famiglie e l’impegno degli insegnanti, alcuni con anche più di una laurea, che con i ragazzi stipulano un contratto formativo di alto livello», spiega la dirigente scolastica Giuliana Zuccoli. Lavoro e disciplina sono le parole d’ordine, ma la fama di una certa severità che accompagna l’istituto si traduce poi nella possibilit­à di affrontare qualsiasi corso di studi all’università.

«Risultati così positivi e costanti nel corso degli anni, fanno sì che chi decide di iscriversi sappia già a cosa andrà incontro. Ed è questa

Gli studenti la prima involontar­ia selezione che porta da noi gli alunni migliori — prosegue la preside —. Abbiamo corsi di recupero a fine primo quadrimest­re e a fine giugno per chi ha debiti formativi e gli sportelli help per seguire individual­mente i ragazzi nelle materie in cui hanno difficoltà. I nostri diplomati spesso frequentan­o università all’estero, pochi però poi tornano a lavorare in zona. E questo forse è l’unico rammarico».

«Se nei vostri anni di studio avrete momenti di sconforto rivolgetev­i ai vostri professori, perché molti di loro sono davvero degli ottimi capitani», il messaggio di Guido Torelli, manager in una grande azienda california­na, diplomato al Nervi nel 1995.

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Gli iscritti al NeviFerrai sono 800 tra scientific­o, linguistic­o, artistico e scienze umane
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Preside Giuliana Zuccoli è la dirigente del Nervi-Ferrari

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