Migranti e lavori Lecco li premia
L’attestato per i lavori allo stadio e nei parchi Scontro Pd-Lega sulla mozione del Pirellone
Mentre viene approvata in Regione la mozione della Lega che chiede di penalizzare i Comuni che impiegano migranti nella gestione del verde pubblico, Lecco va controcorrente con un riconoscimento ai 170 profughi impegnati nella cura della città.
LECCO Un riconoscimento ai profughi che hanno contribuito a rendere più belli i parchi cittadini. A poche ore dall’approvazione da parte del Pirellone della mozione della Lega che chiede di penalizzare nei finanziamenti dei bandi le amministrazioni che impiegano migranti e non personale specializzato nella gestione del verde pubblico, Lecco va controcorrente. La Regione li boccia, il capoluogo lariano li premia. Tra le polemiche.
Gli attestati saranno consegnati sabato pomeriggio all’auditorium di via Foscolo: un grazie simbolico ai 170 richiedenti asilo che nei mesi estivi hanno riverniciato le grandinate dello stadio Rigamonti Ceppi e prestato la loro opera per rifare il look a parchi e lungolago. «Attraverso un protocollo con la Prefettura, la collaborazione dell’associazione Lezioni al Campo e delle cooperative che gestiscono i campi di accoglienza — spiega l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Lecco, Corrado Valsecchi — siamo riusciti ad attivare a costo zero per i contribuenti centinaia di immigrati ospiti nelle strutture del territorio per sistemare gli spalti dello stadio e far manutenzione e pulizia ordinaria nei giardini delle ville comunali Gomes, Belvedere, Belgioioso e del lungolago. Questo ricatto di non favorire gli enti che fanno lavorare i profughi oltre che essere odioso è anche politicamente scorretto». Durissima la nota del gruppo consiliare Appello per Lecco, tra le cui fila milita Valsecchi. «Lasciare rinchiusi in centri di accoglienza gli immigrati senza proporgli qualcosa che li possa impiegare utilmente per la comunità che li ospita oltre che demenziale è disumano — attacca il presidente Rinaldo Zanini —. Chiediamo a tutte le amministrazioni del territorio di non farsi intimorire da questi provvedimenti strumentali e di continuare nei progetti in essere di inclusione sociale». «Mi sembra chiara quale sia la strategia leghista: rendere insopportabile la presenza sul territorio dei richiedenti asilo, impedendo loro anche di rendersi utili per la collettività», gli fa eco Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd.
Secca la replica del Carroccio, all’opposizione a Lecco. «L’amministrazione ha elogiato pubblicamente i migranti durante la presentazione dello stadio rimesso a nuovo, in piccola parte col loro contributo — commenta Cinzia Bettega, capogruppo della Lega in consiglio comunale —. Gli hanno già consegnato un riconoscimento al termine dei lavori, ora questo inutile ulteriore attestato, che sa tanto di propaganda politica. Se vogliamo parlare di integrazione dobbiamo farlo con progetti seri e non con lavoretti che rappresentano uno zuccherino stucchevole. La mozione approvata dalla Regione vuole semplicemente dare la precedenza alle imprese e ai disoccupati lombardi, non a persone arrivate in Italia illegalmente. Gli interventi spot, non servono a nulla. Questa banale e ridicola passerella potevamo davvero evitarcela».