Corriere della Sera (Milano)

Toninelli accusa la Regione L’ira di Fontana

Il ministro: azienda gestita male dalla politica. La replica: giustifica Fs

- di Sara Bettoni

«Trenord gestita dalla politica nel peggiore dei modi». «Il ministro giustifica Trenitalia». Danilo Toninelli, titolare del dicastero delle Infrastrut­ture, attacca. E Attilio Fontana, governator­e regionale, risponde. È in agenda per dopodomani l’incontro tra Regione e Governo sul rilancio del trasporto ferroviari­o lombardo. E la tensione si conferma alta.

«Trenord gestita dalla politica nel peggiore dei modi». «Il ministro giustifica Trenitalia». Il Governo attacca, Regione risponde. È in agenda per dopodomani l’incontro tra il governator­e Attilio Fontana e il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Tema: il rilancio del trasporto ferroviari­o lombardo. Dopo le questioni tecniche (l’ad di Trenord Marco Piuri ha appena presentato i tagli alle corse previsti dal 9 dicembre), si passa al nodo della governance. E sembra finire la tregua che si era stabilita negli ultimi mesi tra i due soci al 50 per cento, ovvero il Pirellone tramite Fnm e lo Stato con le Ferrovie attraverso Trenitalia. «Da anni i pendolari sono costretti a fare i conti con un servizio scandaloso — scrive Toninelli su Facebook —, mentre chi doveva intervenir­e non ha fatto nulla. Bisogna voltare pagina». Il ministro elenca le azioni intraprese e future: nove convogli usati concessi alla Lombardia, altri 25 in consegna a partire da maggio 2019. Anticipand­o i contenuti del vertice di mercoledì, dice: «È nostra volontà dare una svolta alla governance di Trenord, sottraendo­la al controllo della politica che l’ha trascinata nel baratro». E ricorda di aver scelto Andrea Franzoso, il whistleblo­wer che nel 2015 denunciò le spese pazze dell’allora presidente di Fnm Norberto Achille, come membro del futuro cda della società. Cda che attende da mesi di essere rinnovato. Da ultimo, la stoccata sui conti: «Trenord nel 2016 ha chiuso il bilancio con più di 16 milioni di utile netto». Inammissib­ile che «si preoccupi di staccare dividenti ai suoi soci, tra cui la Regione, anziché investire su treni e personale». Il governator­e Fontana risponde a stretto giro, dicendo che il ministro «bacchetta, dimentican­do però i principali protagonis­ti della pigrizia pluriennal­e di Trenitalia quale socio paritario di Trenord». Su questo tema, dice, serve la discontinu­ità. E aggiunge: «Saluto con piacere la rinnovata attenzione del ministro verso il trasporto pubblico locale lombardo» dato che «dall’intervento estivo sui social, con cui aveva dato il via agli impegni di Fs e Trenitalia, avevamo perso le sue tracce».

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