Brera, la farmacia nata con i gesuiti e i test di Carlo Erba
Attiva dal 1812, è la più antica della città
«È la più antica farmacia di Milano, la nostra. O almeno nessun altro ha rivendicato il titolo». Sono orgogliosi Stefano Danesi e Michela Chiusa, i titolari della Farmacia di Brera, in via Fiori Oscuri dal 1812. «Abbiamo una farmacia di famiglia in via Plebisciti ma quando, quattro anni fa, c’è stata occasione di acquistare questa, così piena di storia, non abbiamo avuto dubbi — racconta Michela —. Ci è costata sacrifici ma ne vale la pena». Tra due anni si dovranno spostare perché scade l’affitto: «Ma resteremo sempre nel quartiere e vorremmo ampliarci in una sede più grande». Le origini si perdono in tempi remoti, quando la rinomata «spezieria» dei Padri Gesuiti aveva sede nell’edificio oggi occupato dall’Accademia di Brera.
«In questi locali al civico 13 iniziò l’attività di farmacista anche Carlo Erba. Da intraprendente sperimentatore, riuscì a potenziare il piccolo laboratorio annesso alla farmacia lanciando prodotti innovativi che ebbero uno straordinario successo commerciale», continua Michela. All’esterno del locale si vede la targa, in effetti: «Qui Carlo Erba nel 1837 iniziò la sua operosa attività di farmacista, imprenditore e mecenate».
Seguirono tante gestioni: «Ogni volta che varco al mattino la piccola soglia della farmacia, incastonata in un elegante palazzo storico che si affaccia su un fianco dell’Accademia di Brera o ammiro i pesantissimi scaffali in noce che ancora conservano parti del vasellame antico e i volumi di farmacopea del passato, penso a cosa dovevano essere quelle antiche preparazioni medicali. È un po’ un’arte, la nostra. Nella nuova sede, vorremmo riprodurre tutto proprio così. Come è oggi».