La scossa alla Cgil
IL SINDACO E I RUOLI RIBALTATI
Una volta accadeva il contrario ed erano i sindacati a incalzare istituzioni e partiti. Al congresso della Cgil Lombardia ad Assago è invece andato in scena un singolare ribaltamento di ruoli, con il sindaco Sala che ha chiesto al sindacato di scendere in piazza contro le scelte economiche del governo. Sala ha sollevato un punto politico — «chi fa di questi tempi opposizione all’esecutivo di M5S e Lega?»; un punto economico – «Lo spread è uno degli indicatori che segnalano la criticità della nostra situazione»; e, infine, un punto geografico (visto che nei settori produttivi del Nord serpeggia un certo nervosismo) – «Io parlo con molti imprenditori che si rendono conto di come la realtà sia diversa da come viene dipinta». In questo vuoto di opposizione, ad eccezione, se vogliamo, della manifestazione per il sì alla Tav di Torino, il sindaco, davanti alla Cgil, ha assunto un ruolo insolito: «È arrivato il momento di farsi sentire». La mossa ha due spiegazioni: intanto Sala assiste con crescente insofferenza all’impasse del Pd, impegnato (fino all’inizio di marzo) nella campagna per le primarie. Poi, da ex manager, avverte una serie di scricchiolii in campo economico che, come peraltro diversi imprenditori ed esponenti di Confindustria, attribuisce ad alcune scelte del governo gialloverde. E quindi, per tornare alla domanda che ha posto alla Cgil: chi fa l’opposizione a questo governo? «Io sto cercando di farmi sentire», ha assicurato il sindaco. Se non troverà risposte, ci penserà lui?