Corriere della Sera (Milano)

Crisi di giunta Como, in bilico il bilancio

Como

- Di Anna Campaniell­o

L’amministra­zione comunale rischia la paralisi e fioccano le richieste di dimissioni al sindaco di Como Mario Landriscin­a, che dice: «Non mi accanisco, potrei anche staccare la spina». Un annuncio arrivato dopo giorni di litigi e ripicche, con la maggioranz­a in frantumi e Forza Italia che, dopo aver ritirato gli assessori dalla giunta annuncia che garantirà solo l’appoggio esterno e voterà «a seconda dell’argomento». La giunta guidata dal medico rianimator­e prestato alla politica, alla guida del capoluogo lariano dal giugno dello scorso anno, è vicina al punto di rottura. La crisi, aperta da uno scontro interno tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, potrebbe essere insanabile e senza la certezza dei voti degli azzurri, in Consiglio comunale il sindaco potrebbe in molti casi non avere la maggioranz­a. Il pericolo concreto è lo stallo in un momento in cui devono essere affrontati temi quali il bilancio. Il coordinato­re di Forza Italia Mauro Caprani parla di «pessimo teatrino» dopo che l’assessore azzurro Francesco Pettignano, rassegnate le dimissioni come chiesto dal partito, è passato a Fratelli d’Italia ed è stato rinominato in giunta con le stesse deleghe. I forzisti puntano il dito contro le «ambizioni politiche personali» e precisano che «questo spettacolo non edificante non ci appassiona». Nelle ultime ore, alla richiesta di dimissioni del sindaco del consiglier­e d’opposizion­e Mario Rapinese si sono aggiunte quelle del Pd, che invita Landriscin­a a «porre fine al circo», e quelle del gruppo di Svolta Civica: «La città non merita tutto ciò, il sindaco abbia un sussulto di dignità, ponga fine a questo spettacolo e chieda scusa».

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