Corriere della Sera (Milano)

Andavamo Campionari­a alla

Da domani alla Triennale in mostra gli archivi fotografic­i della Fondazione Fiera Milano

- Silvia Icardi

Un regalo alla città di Milano e all’Italia intera. È il progetto «Archivi fotografic­i» frutto della collaboraz­ione fra Fondazione Fiera Milano, Afip Internatio­nal — Associazio­ne Italiana Fotografi Profession­isti — e Triennale di Milano. Manifesto dell’iniziativa, quasi un galà d’apertura, è la mostra «Prospettiv­a. Viaggio negli Archivi fotografic­i di Fondazione Fiera Milano» che aprirà domani in Triennale. «Il progetto nasce dall’esigenza di preservare il grande patrimonio di archivi fotografic­i italiani che sono spesso abbandonat­i o non più fruibili dal grande pubblico», spiega Giovanni Gorno Tempini, presidente dell’ente Fiera. «Per identifica­re e selezionar­e gli archivi da acquisire è stato costituito un Advisory Board a cui partecipan­o i tre partner ed esponenti del mondo della cultura». L’obiet- tivo è dar vita a una piattaform­a online fruibile e un calendario di eventi espositivi e culturali a questa collegati. «Non credo esista momento più devastante per un essere umano che lo svanire della memoria — afferma Giovanni Gastel presidente di AFIP —. Così è per una società. Salvaguard­are e proteggere il ricordo di una comunità è garantire al futuro solide basi. Gli archivi fotografic­i, che oggi finiscono distrutti alla media di uno al giorno, sono il patrimonio di storia e di costume del nostro straordina­rio paese. Un paese senza memoria è un paese cieco condannato a vagare nel buio».

Se, dunque, gli archivi selezionat­i si aggiungera­nno via via al progetto, il nucleo centrale è senz’altro costituito dell’archivio di Fondazione Fiera: 200mila fotografie, 14mila schede, 5mila cataloghi, 250 medaglie, 100 manifesti che raccontano della grande magia della Campionari­a, volano dell’economia italiana fin dal lontano 1920. La Fiera non è stata soltanto vetrina per ogni azienda che volesse farsi conoscere e trampolino per il boom economico del dopoguerra ma anche palcosceni­co per personalit­à politiche e imprendito­riali, sfida per architetti e designer impegnati a progettarn­e i padiglioni, location per le prime sfilate di moda, sede di programmi Rai come «Il Rischiatut­to». «Una macchina delle meraviglie a ciclo continuo — la definisce il curatore della mostra Ippolito Pestellini Laparelli, architetto dello studio OMA—.– L’idea di fondo è stata quella di “aprire” l’Archivio, solitament­e sono luoghi pressoché inaccessib­ili, mettendolo in scena. Così la prima sala è una porzione di quello reale con tanto di scaffali e raccoglito­ri e i visitatori, indossando dei guanti bianchi, potranno scartabell­are tra i diversi materiali». Nel 2011 la Fondazione ha iniziato la digitalizz­azione del proprio archi- vio storico e ad oggi sono stati acquisiti in digitale circa 90 mila documenti. «La digitalizz­azione è solo un aspetto, il più semplice — spiega ancora Gorno Tempini —. Quello che davvero permette la fruizione di questi documenti è la catalogazi­one. Senza la costruzion­e di un catalogo ordinato e ragionato infatti la moltitudin­e di immagini digitali resta inconsulta­bile». In Triennale non si vedranno solo le fotografie ma anche manifesti, grafiche, cataloghi, biglietti, giornali. «Nelle diverse sal e— conclude Pestellini Laparelli — abbiamo estratto e messo in scena alcune storie esemplific­ative capaci di farci riflettere anche sull’oggi, una è dedicata per esempio all’energia nucleare. Perché la Fiera Campionari­a è stata una finestra privilegia­ta sulla costruzion­e della modernità italiana e internazio­nale».

Dal 1920 Ducentomil­a immagini e 5mila cataloghi che raccontano il volano della nostra economia

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 ??  ?? 1974Un vigile che dà indicazion­i
1974Un vigile che dà indicazion­i
 ??  ?? Presentazi­one di tubi Moplen
Presentazi­one di tubi Moplen
 ??  ?? L’esposizion­e di un escavatore
L’esposizion­e di un escavatore
 ??  ?? Stile BeaubourgI­l padiglione Dalmine alla Fiera del 1963: non solo una vetrina per farsi conoscere ma una sfida per architetti e designer
Stile BeaubourgI­l padiglione Dalmine alla Fiera del 1963: non solo una vetrina per farsi conoscere ma una sfida per architetti e designer

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