«Fisica, trasloco questione anche economica»
Franzini: sul campus delibere già firmate, ma il confronto ci sarà. «I progetti rispettano i tempi»
«Il dipartimento di Fisica ha consegnato un documento in cui esprime perplessità sul progetto del nuovo campus. Continuerò a parlare con tutti i dipartimenti per sentire le loro esigenze, fermo restando che ci sono delibere già approvate dall’ateneo». Il rettore della Statale, Elio Franzini, commenta così la «Lettera sul trasferimento a Rho» ricevuta venerdì dai «fisici» che chiedono di valutare soluzioni alternative, per esempio la possibilità di restare a Città Studi, con Matematica e Informatica. «Lasciare questi tre dipartimenti dove sono? È una questione non soltanto scientifica, anche economica. E adesso non sono in grado di rispondere», è la replica del rettore, che ieri è intervenuto ancora sul piano della nuova sede: «Entro l’inizio di febbraio sarà lanciato il bando per il progetto esecutivo. Vedremo chi vincerà e interloquiremo perché le decisioni soddisfino il maggior numero possibile di colleghi». E ha spiegato: «Siamo nella fase in cui discutere. Il progetto non è ancora sviluppato, ci possono essere varianti».
Non è soddisfatta del piano la maggioranza del dipartimento di Fisica che ha firmato la lettera (e pareri contrari sono arrivati anche da Matematica e Informatica). Nel documento professori, studenti e ricercatori hanno manifestato «viva preoccupazione sullo stato del progetto» e hanno indicato tre punti: il piano economico-finanziario, il piano di sviluppo scientifico e gli spazi, per didattica e ricerca, e per gli studenti. Il rettore ha sottolineato che «non c’è una situazione conflittuale sul tema del campus. Siamo professori ed è giusto che si discuta sui progetti scientifici». E ieri Franzini ha parlato dal sito Expo dove ha partecipato, alla Cascina Triulza, alla presentazione dei progetti di «Mind Education» avviati con le scuole e con le università sul nuovo distretto dell’innovazione. Con il presidente di Arexpo, Giovanni Azzone, che ha fatto il punto sul futuro dell’area: «I tre fondamenti pubblici sono nei tempi che abbiamo indicato — ha spiegato —. L’ospedale Galeazzi sarà completato entro il 2021. Mentre Human Technopole è un progetto già attivo e consegneremo alcune centinaia di nuove postazioni alla fine di quest’anno. E per la Statale la data fissata è il 2023».
Il progetto per una nuova sede del campus scientifico alternativa a Città Studi presentato dall’ex rettore Gianluca Vago nel 2015 prevedeva il trasferimento di ventimila universitari, fra professori, studenti e personale tecnico e amministrativo dell’ateneo: sul sito dell’Expo, con Human Technopole, istituto di ricerca sulle scienze della vita e in un polo dell’innovazione, dovrebbero spostarsi i dipartimenti della Statale di area biologica, delle biotecnologie, farmacologia, agro-alimentare, scienze della terra, chimica e poi fisica, matematica e informatica. «Da Fisica adesso chiedono chiarimenti sul progetto scientifico, non lo interpreto come un no — ha detto il rettore —. E per ora ascolto».