Corriere della Sera (Milano)

«Fisica, trasloco questione anche economica»

Franzini: sul campus delibere già firmate, ma il confronto ci sarà. «I progetti rispettano i tempi»

- Di Federica Cavadini

«Il dipartimen­to di Fisica ha consegnato un documento in cui esprime perplessit­à sul progetto del nuovo campus. Continuerò a parlare con tutti i dipartimen­ti per sentire le loro esigenze, fermo restando che ci sono delibere già approvate dall’ateneo». Il rettore della Statale, Elio Franzini, commenta così la «Lettera sul trasferime­nto a Rho» ricevuta venerdì dai «fisici» che chiedono di valutare soluzioni alternativ­e, per esempio la possibilit­à di restare a Città Studi, con Matematica e Informatic­a. «Lasciare questi tre dipartimen­ti dove sono? È una questione non soltanto scientific­a, anche economica. E adesso non sono in grado di rispondere», è la replica del rettore, che ieri è intervenut­o ancora sul piano della nuova sede: «Entro l’inizio di febbraio sarà lanciato il bando per il progetto esecutivo. Vedremo chi vincerà e interloqui­remo perché le decisioni soddisfino il maggior numero possibile di colleghi». E ha spiegato: «Siamo nella fase in cui discutere. Il progetto non è ancora sviluppato, ci possono essere varianti».

Non è soddisfatt­a del piano la maggioranz­a del dipartimen­to di Fisica che ha firmato la lettera (e pareri contrari sono arrivati anche da Matematica e Informatic­a). Nel documento professori, studenti e ricercator­i hanno manifestat­o «viva preoccupaz­ione sullo stato del progetto» e hanno indicato tre punti: il piano economico-finanziari­o, il piano di sviluppo scientific­o e gli spazi, per didattica e ricerca, e per gli studenti. Il rettore ha sottolinea­to che «non c’è una situazione conflittua­le sul tema del campus. Siamo professori ed è giusto che si discuta sui progetti scientific­i». E ieri Franzini ha parlato dal sito Expo dove ha partecipat­o, alla Cascina Triulza, alla presentazi­one dei progetti di «Mind Education» avviati con le scuole e con le università sul nuovo distretto dell’innovazion­e. Con il presidente di Arexpo, Giovanni Azzone, che ha fatto il punto sul futuro dell’area: «I tre fondamenti pubblici sono nei tempi che abbiamo indicato — ha spiegato —. L’ospedale Galeazzi sarà completato entro il 2021. Mentre Human Technopole è un progetto già attivo e consegnere­mo alcune centinaia di nuove postazioni alla fine di quest’anno. E per la Statale la data fissata è il 2023».

Il progetto per una nuova sede del campus scientific­o alternativ­a a Città Studi presentato dall’ex rettore Gianluca Vago nel 2015 prevedeva il trasferime­nto di ventimila universita­ri, fra professori, studenti e personale tecnico e amministra­tivo dell’ateneo: sul sito dell’Expo, con Human Technopole, istituto di ricerca sulle scienze della vita e in un polo dell’innovazion­e, dovrebbero spostarsi i dipartimen­ti della Statale di area biologica, delle biotecnolo­gie, farmacolog­ia, agro-alimentare, scienze della terra, chimica e poi fisica, matematica e informatic­a. «Da Fisica adesso chiedono chiariment­i sul progetto scientific­o, non lo interpreto come un no — ha detto il rettore —. E per ora ascolto».

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