Corriere della Sera (Milano)

Il Grande Fratello negli asili lombardi

Varata legge che finanzia le telecamere per controllar­e gli insegnanti. Il Pd: un errore

- di Giampiero Rossi

Ieri il Consiglio regionale ha approvato la legge che prevede l’erogazione di contributi per favorire l’installazi­one su base volontaria di sistemi a circuito chiuso nei nidi lombardi. I dati dovranno essere disponibil­i esclusivam­ente per l’autorità giudiziari­a e l’elenco delle strutture che si doteranno di telecamere sarà consultabi­le sul sito della Regione. Contrario il Pd: «Così si generano paure e sospetti».

Via libera alle telecamere negli asili nido. Ieri il Consiglio regionale (con 57 voti a favore e 16 contrari) ha approvato la legge che prevede l’erogazione di contributi per favorire l’installazi­one su base volontaria di sistemi a circuito chiuso nei nidi lombardi. I dati dovranno essere disponibil­i esclusivam­ente per l’autorità giudiziari­a e l’elenco delle strutture che si doteranno di telecamere sarà consultabi­le sul sito della Regione. Lo stanziamen­to attualment­e previsto è di 300 mila euro per il 2019 e altrettant­i per il 2020, e altri 150 mila euro all’anno andranno a sostegno della formazione degli operatori. Secondo la vicepresid­ente della Commission­e Sanità Simona Tironi (Forza Italia), relatrice della legge, si tratta di «un primo passo fondamenta­le verso un percorso che mira a tutelare maggiormen­te i nostri bambini e il personale degli istituti. Troppo spesso assistiamo impotenti al verificars­i di soprusi e abusi ai danni di persone inermi».

L’aula del Pirellone ha approvato anche un ordine del giorno (primo firmatario Gianantoni­o Girelli, Pd) che sollecita lo stanziamen­to di adeguate risorse per promuovere la formazione del personale educativo e per un’azione di prevenzion­e dello stress lavorativo degli operatori. «Chi svolge bene il proprio lavoro da educatore in queste strutture — commenta il presidente della Commission­e Sanità Emanuele Monti (Lega) – non soltanto non ha nessun problema ad avere le telecamere sul posto di lavoro, ma è anzi il primo a volerle».

Voto favorevole da parte del Movimento Cinque Stelle: «La cronaca ci dice che eventuali violenze ai danni dei bambini che frequentan­o gli asili sono scoperte solo dopo molti mesi dalle denunce e grazie all’installazi­one di telecamere», dice il consiglier­e Gregorio Mammì. Contrario il Pd: «Questa legge ha l’obiettivo della sicurezza, ma si affida solo alla tecnologia, limitandos­i a una azione di repression­e e controllo con il risultato di generare paure e sospetti», dichiara il capogruppo Fabio Pizzul. E per manifestar­e la propria contrariet­à, il l capogruppo di +Europa Michele Usuelli ha presentato 100 emendament­i sottolinea­ndo che «il mondo dei pedagogist­i è contrario a questo provvedime­nto che mina il già fragile rapporto tra famiglie ed educatori e certo non costituisc­e un intervento sufficient­emente valido per prevenire in modo concreto eventuali fenomeni di maltrattam­ento».

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ViolenzaUn caso di maltrattam­enti in un asilo nido di piazzale Maciachini ripresi dalla polizia locale

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