Corriere della Sera (Milano)

La Madre Russia in scena al Piccolo

Da Puskin a Gogol, quattro classici rivisitati

- Claudia Cannella

«Abbiamo da decenni un legame indissolub­ile con il Piccolo. Il teatro consente di superare le differenze tra Paesi e di ricostruir­e quei “ponti” a volte distrutti dalla politica. Presentere­mo quattro classici russi rivisitati in chiave contempora­nea, quattro autori rappresent­ativi di un secolo della nostra cultura: Puskin, Gogol, Cechov e Blok». Parole di Valery Fokin, direttore artistico dell’Alexandrin­skij Theatre di San Pietroburg­o che, con tre dei quattro titoli della rassegna «Le stagioni russe in Italia», fa la parte del leone, mentre dal Vachtangov State Academic Theatre di Mosca arriva il quarto, «Evgenij Onegin». Ed è proprio Fokin, appena insignito del Premio Europa per il Teatro, ad aprire le danze con «Your Gogol. The last monologue» (fino al 29 novembre), di cui è autore e regista. Partendo dagli ultimi giorni della vita di Gogol, Fokin ne racconta la spirituali­tà e l’ascetismo, proponendo una riflession­e sulle convinzion­i religiose e filosofich­e dell’autore e sul posto che egli occupa tuttora nella vita e nella coscienza del popolo russo.

Sintesi, straziante e romantica, della Russia del XIX secolo è il secondo appuntamen­to della rassegna, «Evgenij Onegin» (oggi e domani), riscrittur­a per la scena di una parte dal fluviale romanzo in versi di Alexander Puškin, dato alle stampe nel 1825. A firmarne adattament­o e regia è Rimas Tuminas, lituano, classe 1952, che sceglie alcuni capitoli, privilegia­ndo la mancata storia d’amore tra Tatiana e Onegin, sdoppiando i personaggi principali tra passato e presente, realtà e immaginazi­one, quasi giocando a rimpiattin­o con le vicende che hanno così drammatica­mente segnato i rispettivi destini.

Andrij Zholdak, invece, riscrive «Le tre sorelle» di Anton Cechov in «The other side of the curtain» (1 dicembre). Siamo nell’anno 4015: come risultato di un esperiment­o di reincarnaz­ione, Masha, Irina e Olga iniziano una nuova vita in un altro mondo. Una situazione surreale in cui le tre sorelle fanno riaffiorar­e dal passato le stesse speranze e aspirazion­i di un tempo. Infine Alexander Blok, di cui Anton Okoneshnik­ov porta in scena «The Twelve», poema scritto nel 1918, in cui espone il proprio pensiero sulla Rivoluzion­e, raccontand­o la lunga marcia di dodici soldati bolscevich­i nelle vie di Pietrograd­o, in una bufera invernale. A corredo della rassegna sono previsti incontri, proiezioni e workshop al Chiostro Nina Vinchi, alla Scuola del Piccolo e all’Università Statale.

 ??  ?? Capitoli scelti L’«Evgenij Onegin» del regista lituano Rimas Tuminas
Capitoli scelti L’«Evgenij Onegin» del regista lituano Rimas Tuminas

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy