Aiuto ai ragazzi La Onlus recluta nonni- volontari
La onlus «Kaumatua»: cambio di prospettiva
Gli anziani che fanno volontariato in favore dei giovani. È il ribaltamento di paradigma proposto da Kaumatua, no profit nata da una costola di MilanoAltruista. L’età media aumenta? Vuol dire che ci sono più anni utili — nella fase in cui il tempo torna a essere disponibile e l’esperienza è tanta — per dedicarsi a chi può avere bisogno di aiuto. Per esempio i ragazzi.
È con questo obiettivo che è nata la piattaforma web per permettere agli adulti maturi di mettere a disposizione esperienza e tempo a favore della comunità e delle nuove generazioni. «Kaumatua è il nome con cui vengono chiamati gli anziani nelle tribù Maori della Nuova Zelanda — spiega la fondatrice Odile Robotti —. In quella cultura gli anziani hanno il compito di guidare e insegnare ai giovani e sono tenuti in grande conto dalla comunità. In Occidente, invece, l’invecchiamento è percepito solo in chiave negativa. È come se nell’era della longevità fossimo diventati tutti giovanilisti — aggiunge — e per effetto di questo paradosso, in una città come Milano gli adulti maturi fossero una miniera d’argento non ancora scoperta». La scommessa, dunque, è aiutare questo potenziale benefico, ma anche «diventare un movimento culturale, liberare gli adulti maturi dallo stereotipo negativo — sottolinea Odile Robotti —. La risposta non è scimmiottare i giovani, modificando l’aspetto con botox e jeans strappati, ma offrire quello che si sa fare, tempo e capacità». Insomma un altro ribaltamento di visuale.
«Se l’Italia ha retto alla crisi è perché ci sono i nonni, la nostra società è una di quelle in cui gli anziani passano più tempo con i nipoti — fa notare il sociologo Francesco Morace —. La sfida è trasferire capacità e disponibilità di questi super-adulti dalla sfera familiare alla città».
Il circuito virtuoso intergenerazionale passa attraverso il sito kaumatua.org, dove sono pubblicati i calendari delle attività proposte dalle associazioni di volontariato, suddivise per tipologia, fascia oraria e destinatari: prendersi cura di un bambino in ospedale coi volontari di Abio, fare lavori di giardinaggio e bricolage al Ceas, giocare coi bambini seguiti dall’Associazione Paolo Pini, insegnare il mestiere di parrucchiere al centro FormaGiovani allo Stadera. L’iniziativa si rivolge anche a scuole, associazioni, giovani e ambisce a coinvolgere le imprese. Ad esempio ha già aderito l’incubatore Talent Garden, partnership che permetterà ai Kaumatua di supportare pro-bono le start up dei giovani. Come dice Bruno Pizzul, storico telecronista, testimonial di Kaumatua e nonno di 11 nipoti, «con l’età si può avere la tendenza ad autoemarginarsi, credo invece che gli anziani abbiano la possibilità e anche il dovere di non farsi tagliare fuori».