Test fisici da marines per fare il vigile
Salto in alto, corsa e forza fisica: i requisiti inseriti nel bando da un sindaco lodigiano
Per diventare vigile nella minuscola cittadina di Massalengo, nel Lodigiano, non basta partecipare ai concorsi pubblici e superare i relativi test di idoneità. Prima bisogna dimostrare di avere un fisico prestante e allenato. È l’ultima trovata del sindaco leghista che si è inventato una sorta di mini olimpiadi simili a Giochi senza frontiere per due nuovi agenti da assumere per il servizio locale.
LODI Il marines «Palla di lardo» del film Full Metal Jacket, che non riusciva a compiere nemmeno una trazione, non avrebbe mai potuto fare il vigile a Massalengo. Dove se vuoi aspirare a entrare nella polizia locale devi avere un fisico prestante e allenato. Probabilmente per correre meglio dietro ai ladri o nel caso sia necessario balzare oltre una staccionata. Altrimenti meglio cercare un altro corpo di vigili dove sia più gradito il lavoro d’ufficio e venga accettato anche il personale più sedentario e meno palestrato. Cose che succedono nel Lodigiano — nella minuscola Massalengo per l’esattezza — dove il sindaco leghista s’è inventato una mini olimpiade come forma di selezione per due nuovi agenti da assumere nel corpo dei vigili locali. La conoscenza del codice della strada e delle norme di sicurezza, il test di cultura generale, gli esami scritti da soli non bastano più: il candidato, impone il bando pubblicato appena due giorni fa sulla bacheca del Comune, per accedere al concorso pubblico (due prove scritte e un colloquio orale) dovrà prima di tutto dimostrare di avere il fisico. Come? Attraverso un test di idoneità messo a punto dalla giunta di centrodestra di Massalengo con l’ausilio di alcuni comandanti dei vigili dei paesi vicini che hanno dato una mano a scegliere le prove atletiche su cui si dovranno confrontare gli aspiranti agenti.
Più che un test, una sorta di triathlon: una corsa sui mille metri da concludere in massimo 4 minuti e 15 secondi (alle donne è concesso un minuto in più); una prova di salto in alto (90 centimetri per gli uomini e 70 per le donne, non esattamente misure da Gianmarco Tamberi) con a disposizione tre tentativi proprio come nelle gare di atletica leggera; infine trazioni alla sbarra, tre consecutive minimo per gli uomini e due per le donne, con l’obbligo di completarle entro due minuti, superando l’asta con tutto il mento. Vietato toccare terra, altrimenti si è fuori: niente forma fisica, niente concorso.
E dire che il sindaco Severino Serafini, aitante geometra 34enne, non si definisce propriamente uno sportivo: «Ho giocato a calcio in terza categoria fino a 21 anni e poi ho lasciato: gli studi, il matrimonio, i figli, il lavoro, l’impegno politico (è nel consiglio comunale del suo paese da quando ha 19 anni e ne è diventato sindaco cinque mesi fa, ndr)... Non ho più tempo per fare sport».
Non un fanatico dell’attività agonistica dunque. «Che mi crediate o no — replica lui — ritengo seriamente che oggi per fare il vigile non basti più conoscere le norme, ma che occorra essere pronti a tutto, anche a un inseguimento».
Il bando deve ancora partire e avrà una durata di trenta giorni, ma già ha attirato l’interesse di molti aspiranti. «Ho ricevuto già almeno dieci telefonate da persone che volevano informazioni», rivela Severino Serafini, che si attende almeno una cinquantina di adesioni se non più.
La prova si terrà all’inizio del prossimo anno: candidati in tuta da una parte, commissari dall’altra, cronometro alla mano. Per allenarsi c’è poco più di un mese. E i posti sono appena due.