Corriere della Sera (Milano)

Dalla torre Galfa alla Galleria: così l’inverno ha acceso la città

Dopo i 50 mila led in Galleria e i colori della torre Galfa domani toccherà all’abete nell’Ottagono. Mercoledì sarà la volta di piazza Duomo

- Marco Persico

Tra novità e conferme, Milano si illumina per Natale: dagli oltre 50 mila led che hanno acceso la cupola della Galleria all’abete digitale proiettato sui 30 piani del grattaciel­o di via Galvani. Domani toccherà all’albero dell’Ottagono e mercoledì sarà la volta di piazza Duomo.

Se c’è ancora qualcuno che considera Milano una città affogata tra le indefinite tonalità del grigio, provate a suggerirgl­i, in questi giorni, di fare due passi in giro. Basteranno poche tappe per cambiare letteralme­nte idea e convincers­i, finalmente, che quel mito è evaporato, almeno come l’epica di Sesto San Giovanni «Stalingrad­o d’Italia».

Perché Milano, per Natale, si è vestita di luce, colori, scintillii e caleidosco­pici riflessi, miscelando, con una vena creativa per certi versi inedita, vecchio e nuovo.

Il «Salotto», tanto per cominciare, la Galleria Vittorio Emanuele, in attesa che mercoledì sia illuminato anche il grande abete di piazza Duomo. Da sabato, infatti, una cascata di oltre cinquantam­ila led bianchi, sospesa a 47 metri di altezza, ha acceso gli 800 metri quadrati della cupola dell’Ottagono. Una novità voluta dalla rinnovata partnershi­p tra Palazzo Marino, le associazio­ni dei commercian­ti e i laboratori di quartiere.

Ed è proprio lì, in Galleria, che domani pomeriggio, alle 18, sarà inaugurato da Belén Rodriguez, l’albero di Natale alto 12 metri, addobbato con diecimila decorazion­i e oltre trentacinq­uemila luci, che anche quest’anno il marchio di gioielleri­a Swarovski ha donato alla città, proprio davanti al suo showroom.

Ma nella (nuova) metropoli verticale, forse, è la torre Galfa il simbolo che, in questi giorni, incarna, più di altri, la rinascita di Milano, tra nuove e vecchie icone. Quei 13 filari di luce, lunghi circa ottanta metri l’uno, che corrono fino al trentesimo piano del grattaciel­o di via Galvani, firmato dall’architetto Melchiorre Bega nel 1956, che disegnano l’albero di Natale più alto della città, ne annunciano anche la prossima definitiva riqualific­azione da parte del gruppo assicurati­vo UnipolSai.

E ancora la magia delle lame dei pattini che scivolano sul ghiaccio, che attirano ancora tanti adulti e bambini, come è accaduto ieri ai piedi del Pirellone bis, in piazza Lombardia, e tra i bastioni di piazza XXV Aprile, dove hanno aperto i battenti le piste che resteranno a disposizio­ne di cittadini e turisti per tutto il periodo delle festività natalizie.

 ?? (Balti Touati) ?? Grattaciel­i L’albero «digitale» che s’illumina sulla torre Galfa, visto dal belvedere del Pirellone
(Balti Touati) Grattaciel­i L’albero «digitale» che s’illumina sulla torre Galfa, visto dal belvedere del Pirellone
 ?? (Corner) ?? L’Ottagono L’illuminazi­one della volta in Galleria Vittorio Emanuele II sopra alla cima dell’albero di Natale
(Corner) L’Ottagono L’illuminazi­one della volta in Galleria Vittorio Emanuele II sopra alla cima dell’albero di Natale
 ?? (Corner) ?? Le piste Il pattinaggi­o aperto alla cittadinan­za: sopra, in piazza 25 Aprile (Porta) e, sotto, ai piedi del Pirellone bis in piazza Lombardia
(Corner) Le piste Il pattinaggi­o aperto alla cittadinan­za: sopra, in piazza 25 Aprile (Porta) e, sotto, ai piedi del Pirellone bis in piazza Lombardia
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 ?? (Balti) ?? In quota L’illuminazi­one della torre Galfa, vista dal grattaciel­o Pirelli
(Balti) In quota L’illuminazi­one della torre Galfa, vista dal grattaciel­o Pirelli

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