Corriere della Sera (Milano)

La terra rossa è un affare Cremona, volée vincente

La terra rossa di Torre de’ Picenardi usata in tutto il mondo

- Di Silvia Galli

I campi da tennis di mezzo mondo che ospitano i più importanti tornei portano una firma cremonese, quella delle «Terre Davis». L’ azienda gestita da Umberto e dalle figlie, le gemelle Anna e Rita Garavelli si trova a Torre de’ Picenardi, un paese di quasi duemila abitanti a una ventina di chilometri da Cremona.

Qui si produce la terra rossa migliore al mondo. Il segreto della famiglia Garavelli è la materia prima, che viene prodotta da quei mattoni delle tipiche cascine cremonesi costruite tra il Settecento e il Novecento. I mattoni un tempo pressati a mano per poi essere cotti al sole erano creati con le argille della fascia del fiume Po, particolar­mente ricche di ferro, che dà che quel colore rosso. L’azienda, recuperati i vecchi mattoni dalle cascine fatiscenti o in demolizion­e, che altrimenti verrebbero buttati in discarica, sempliceme­nte li macina con dei mulini appositi creando una terra rossa dall’altissima capacità drenante in grado di garantire a lungo la possibilit­à di giocare senza penalizzaz­ioni nonostante la pioggia.

Il merito di tutto ciò va a un’intuizione di Umberto Garavelli nel 1973, a cui si sono unite le gemelle Anna e Rita, imprenditr­ici di seconda generazion­e che hanno saputo cogliere la sfida iniziata dal papà, migliorand­o l’azienda e contribuen­done alla crescita. Infatti oltre ai duemila circoli tennistici e costruttor­i di impianti sportivi, Terre Davis e anche punto di riferiment­o di alcuni campi che ospitano i più importanti tornei internazio­nali come il Foro Italico, il circolo del tennis Milano Bonacossa, che ospita il trofeo Bonfiglio (internazio­nali d’Italia juniores, dove da lì sono passati i giovani atleti Federer, Djokovich, Lendl, Courier) il circolo del tennis di Palermo, il circolo della stampa di Torino.

In Europa le terre rosse sono sbarcate nel tennis club Sfide Nella foto più grande, il Foro Italico di Roma; qui sopra, un campo di Roehampton, vicino a Wimbledon Nyon in Svizzera, a Montecarlo, in Francia, Grecia, nel mondo sono giunte in Cina, nei campi federali australian­i a Melbourne park, a Orlando negli Stati Uniti, in Thailandia, nel Qatar, tra i clienti anche un emiro che ha voluto un campo da tennis tutto per sé nella sua villa a Doha, si è fatto portare con un carico speciale 60 tonnellate di terra rossa, l’equivalent­e per costruire un nuovo campo, direttamen­te da Torre de’ Picenardi. Ma l’azienda da poco si è guadagnata un altro set point. La terra rossa cremonese sbarcherà anche a Wimbledon.

È giunto a Cremona il coach della squadra di Coppa Davis inglese Nick Weal , che ha portato la squadra alla vittoria nel 2015. Ha provato di persona la terra rossa, giocando con Enrico Pighi, gestore di Cremonaren­a, i campi comunali di Cremona. Palleggi, volée, battute con un occhio soprattutt­o ai rimbalzi e alla scivolata. Il coach li ha trovati appropriat­i a quello che la federazion­e inglese cerca. Nei prossimi mesi le terre rosse cremonesi voleranno a pochi chilometri da Wimbledon nella sede federale di Roehampton, dove si allenano tutti i migliori giocatori mondiali del tennis, tra cui il campione inglese Andrew Barron Murray.

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Per il tennis I proprietar­i dell’azienda Terre Davis
 ?? (nella foto con le figlie) ?? Materia prima La terra rossa viene prodotta macinando mattoni di antiche cascine cremonesi dall’azienda Terre Davis di Umberto Garavelli
(nella foto con le figlie) Materia prima La terra rossa viene prodotta macinando mattoni di antiche cascine cremonesi dall’azienda Terre Davis di Umberto Garavelli
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