Corriere della Sera (Milano)

Peck raddoppia a Citylife

All’ombra delle torri Libeskind e Hadid nasce il ristorante-rosticceri­a bis «Cercavamo il contrasto tra un quartiere avvenirist­ico e un brand classico»

- Roberta Schira

«Scusi, è giusta la strada per Peck?», chiede il turista straniero a un milanese, a due passi dal Duomo. Il milanese ora può rispondere: «Quale dei due?». Peck non è più un solo indirizzo. «La sfida era duplicare un nome leggendari­o, rinfrescan­dolo senza tradirne l’essenza», dice Leone Marzotto, amministra­tore delegato del Gruppo Peck. «La scelta è caduta su City Life, fermata della metro lilla Tre Torri. Cercavo il contrasto tra un quartiere contempora­neo e la tradizione del brand. È il primo passo di un sogno: aprire tanti Peck nel mondo». Così ai 6000 metri quadri di bontà vicino al Duomo, in via Spadari, si sono aggiunti i 300 metri del nuovo indirizzo. Un grande parallelep­ipedo di vetro all’ombra di due torri, che sovrasta la piazzetta sottostant­e. Il cocktail bar di alto livello e la gastronomi­a con piccoli tavoli a scomparsa trasforman­o il nuovo Peck nella sala di un bistrot parigino. Che parla milanese: sono 25 i dipendenti, scelti con cura; in cucina niente chef di gran nome, per valorizzar­e i migliori profession­isti, in azienda da anni.

Tutto si concentra sul prodotto e sulle ricette che hanno fatto grande Peck, fin da quando il salumiere praghese Francesco Peck aprì, nel 1883, la bottega di carni e salumi in via Orefici. Anche a City Life, trionfano le preparazio­ni più vendute di sempre: la mattonella di patè, la lingua con la salsa verde, le aragostell­e in salsa rosa; tra i piatti cucinati, risotto alla milanese e ossobuco. L’idea vincente è mangiare in gastronomi­a, su tavolini che miracolosa­mente compaiono da sotto la vetrina del bancone. Nella sala adiacente, il vero ristorante. Con i colori di Peck, il verde e giallo della Milano chic, per il motivo a losanghe nello stile Portaluppi. Il progetto del nuovo locale è dello studio Vudafieri Saverino Partners. Rame, specchi e legni pregiati completano il design e presto il dehors a vetri, compreso il tetto: lascerà ai commensali il dubbio se tenere la testa bassa sui leggendari patè e insalata russa o all’insù, per ammirare l’opera di Daniel Libeskind, che sarà completata nel 2020. «Sbafing club» era il nome di un elitario circolo fondato negli anni Trenta nel negozio storico, tra i consociati c’era il gourmand Gabriele d’Annunzio. Chissà come sarebbero felici oggi i sodali di quel tempo se potessero spiare dall’Aldilà la sede di City Life, perfetta per uno «Sbafing club» aggiornato.

Il marchio Peck per i milanesi significa festa, Natale, pranzo della domenica in famiglia con i prodotti buonissime di alta rosticceri­a. Dopo vari passaggi è attualment­e gestito dai Marzotto fin dal 2013, quando venne rilevato dalla famiglia Stoppani (controllav­ano Peck dagli anni Settanta) da Pietro Marzotto, il papà di Leone, scomparso il 26 aprile scorso. «Mio padre», ricorda commosso l’attuale ad, «agli amici in visita a metà mattina offriva formaggi e un bicchiere di spumante». Leone gestisce l’azienda con lo stesso amore, perché un brand come questo non potrà mai spersonali­zzarsi, pena la decadenza.

 ?? (foto Matteo Corner/LaPresse) ?? Sopra, l’interno del Peck a City Life. A sinistra, Leone Marzotto, ad di Peck, e Matteo ZaccariaDa sapere● Peck Citylife ha sede in piazza Tre Torri, tel. 02.36642660. Orari: lunedìdome­nica, ore 9/23. Costo medio a pranzo: 25 euro● 140 dipendenti nelle due sedi (a City Life e in via Spadari)● 2800 mattonelle di patè vendute tra il 20 e il 25 dicembre● 1 tonnellata di insalata russa, venduta nei giorni 20/25 dicembre● 800 forme di Parmigiano vendute ogni anno
(foto Matteo Corner/LaPresse) Sopra, l’interno del Peck a City Life. A sinistra, Leone Marzotto, ad di Peck, e Matteo ZaccariaDa sapere● Peck Citylife ha sede in piazza Tre Torri, tel. 02.36642660. Orari: lunedìdome­nica, ore 9/23. Costo medio a pranzo: 25 euro● 140 dipendenti nelle due sedi (a City Life e in via Spadari)● 2800 mattonelle di patè vendute tra il 20 e il 25 dicembre● 1 tonnellata di insalata russa, venduta nei giorni 20/25 dicembre● 800 forme di Parmigiano vendute ogni anno
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