Rivoluzione ai vertici della sanità
Troppe pressioni, una giunta d’urgenza anticipa il varo della lista. L’assessore Cattaneo non ci sta e vota contro Trenta nuovi manager. Cambia la geografia del potere: 14 direttori a FI e 24 in quota Lega
Terremoto ai vertici della Sanità: su 40 direttori generali ne cambiano 30, di cui sei new entry, un ritorno eccellente e 23 manager che ruotano. Il governatore di Regione Lombardia, il leghista Attilio Fontana, con una giunta a sorpresa sceglie chi dovrà fare funzionare per i prossimi cinque anni ospedali e Ats. C’è la nuova mappa del potere: 24 uomini alla Lega, 14 a Forza Italia e 2 a Fratelli d’Italia
Terremoto ai vertici della Sanità: su 40 direttori generali ne cambiano 30, di cui 6 new entry, un ritorno eccellente e 23 manager che ruotano. Il governatore di Regione Lombardia, il leghista Attilio Fontana, ieri con una giunta a sorpresa sceglie chi dovrà fare funzionare per i prossimi cinque anni ospedali e Ats (ex Asl).
C’è la nuova mappa del potere. Da sempre terreno di spartizione tra i partiti politici, le nomine erano attese per domani. Ma la fibrillazione alle stelle fa decidere a chi da dieci giorni sta mettendo assieme i complicati tasselli del puzzle di cristallizzare l’accordo raggiunto dopo riunioni e incontri andati avanti anche per tutto il fine settimana. In modo da limitare le pressioni dei partiti. Alla fine la Lega può mettere il cappello su 24 uomini (tra cui parecchi tecnici) contro i 14 di Forza Italia e due Fratelli d’Italia. I rapporti di forza all’interno del centrodestra si ribaltano rispetto alle nomine di tre anni fa: del resto, non va dimenticato che alle elezioni del 4 marzo la Lega va a oltre il 30% e FI non raggiunge neppure il 15%. L’assessore all’Ambiente ciellino Raffaele Cattaneo di Noi con l’Italia vota contro la delibera: i maligni mettono la scelta in relazione al siluramento dell’ormai ex direttore generale di Varese Callisto Bravi, anche lui esponente di Comunione e Liberazione, tra i silurati eccellenti insieme con Simona Giroldi (ex Policlinico, dov’era stata nominata su volere di Forza Italia e considerata tra i sostenitori dei corsi di management bocconiani) e l’azzurro Luca Stucchi (tra gli uomini di fiducia dell’assessore alla Sanità Giulio Gallera).
I nomi (tutti nel grafico in pagina) sono stati largamente anticipati ieri dal Corriere. Su Milano. Al Policlinico-Mangiagalli debutta Ezio Belleri (FI) in partenza da Brescia e stimato da Mariastella Gelmini. A Niguarda arriva Marco Bosio, fedelissimo di Gallera, che lascia l’Ats nelle mani di Walter Bergamaschi, già direttore generale dell’assessorato e da trenta mesi alla Statale: tecnico voluto dalla Lega, per il suo rientro viene pensato un ruolo di peso nella programmazione sanitaria. Ai Santi Paolo e Carlo è promosso Matteo Stocco (FI) che sarà alle prese con due ospedali particolarmente complicati. Confermati alla filiera SaccoFatebenefratelli-Buzzi-Macedonio Melloni Alessandro Visconti (Lega), al Gaetano Pini/Cto Francesco Laurelli e all’Istituto dei tumori Stefano Manfredi (Lega). Al neurologico Besta è la volta di Paola Lattuada (Lega).
Nei tre ospedali più importanti del resto della Lombardia, i Civili di Brescia, il Policlinico San Matteo e il Papa Giovanni XIII arrivano rispettivamente Marco Trivelli (FI, uno dei ultimi ciellini rimasti ai vertici, erede della scuola di Pasquale Cannatelli), Carlo Nicora (tecnico voluto dalla Lega, con trascorsi anche lui vicini a Cl) e Maria Beatrice Stasi, leghista promossa dall’Ats della Montagna. Tra le new entry, i fuori Regione, sotto l’ala della Lega, e voluti da Fontana come esterni per il suo territorio Eugenio Porfido (Asl Liguria) per la Valle Olona e Gianni Bonelli(Asl Biella) per Varese. Altri volti nuovi Claudio Sileo (Lega) attuale direttore generale del Trivulzio; e le seconde linee promosse: Lucas Maria Gutierrez (Lega) all’ Ats dell’Insubria dov’era direttore sociosanitario, Silvano Casazza
L’assessore «ribelle» Cattaneo (Noi con l’Italia) vota contro la delibera: un caso nella maggioranza
(FI) fin qui direttore sociosanitario all’Ats Milano e ora all’Ats Brianza è Lorella Cecconami direttore sanitario dell’Ats Montagna che adesso guiderà. Nessun commento alle 22 di ieri dell’assessore Gallera, mentre attaccano le opposizioni. Dice Fabio Pizzul, Pd: «Non c’è innovazione, sono sempre gli stessi nomi che cambiano postazione. Ha scelto ancora la politica, facendo prevalere logiche che hanno a che fare più con la vicinanza che con il merito». Dario Violi (M5S): «Nessun taglio netto col passato».