Ogni monumento ha il suo colore Corso Garibaldi al buio
Dal bianco candido del Duomo al rosso di piazza della Scala. Il castello verde e viola
Il Duomo in bianco candido. Palazzo Marino e l’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele si tingono di rosso. Il Castello Sforzesco in verde e in viola. Quest’anno i monumenti milanesi indossano molti colori. Illuminazione «in technicolor» anche per le torri Unicredit, Branca e Galfa.
Un bianco angelico illuminerà da giovedì le guglie rimaste finora in ombra della Cattedrale grazie a 574 nuovi proiettori mentre, sul lato sinistro del Duomo, una cascata di luce ricopre già l’intera facciata della Rinascente. Ma quello che luccica in città non è solo un tradizionale bianco Natale. Quest’anno i monumenti milanesi indossano molti colori. In piazza della Scala la sera Palazzo Marino si tinge di rosso, così come l’arco d’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele e, al suo interno, i lampioni a sfera che ritmano le vetrine dei negozi. E sono rossi, con un effetto fra la foresta fatata e il film horror, gli alberi di piazza Scala attorno al monumento di Leonardo. L’idea del progetto illuminotecnico curato da Chanel è quella di portare a Milano l’atmosfera degli Champs Elysées di Parigi; così come un richiamo alla Tour Eiffel si ritrova nell’illuminazione della Torre Branca nel parco Sempione, con il blu che si alterna al rosso, al bianco, al verde, al giallo e al fucsia. L’installazione risale al progetto Luci di Natale promosso dal Comune nel 2008 ed è rimasta permanente, realizzata con sei riflettori da 1000 watt della Disano Illuminazione.
Rossa è anche la punta della torre Unicredit in piazza Gae Aulenti: la sua guglia a spirale in acciaio traforato si assottiglia verso l’alto come il puntale di un gigantesco albero di Natale. Primato conteso dalla Torre Galfa, in via Galvani, la cui intera facciata è ornata da 13 fili luminosi di circa 80 metri l’uno riuniti alla sommità in una stella bianca del diametro di quattro metri composta da duemila led: realizzato da Urban up Unipol, è l’albero di Natale più alto della città e si potrà ammirare fino all’Epifania.
Oltre al rosso, il blu è dunque l’altro colore che riscuote il maggior gradimento. Lo stesso scelto dal light designer Francesco Trambaioli per colorare con trenta fari l’architettura del Teatro Dal Verme, in largo Cairoli, in occasione delle dieci notti di concerti che Ludovico Einaudi sta tenendo nell’auditorium. Lì a due passi la facciata del Castello Sforzesco si presenta nella sua sobria veste ufficiale, con led bianchi che sottolineano filologicamente l’architettura, ma basta girare intorno ed ecco che, sugli angoli, la fortezza si trasforma in un antro delle streghe, un giocattolone colorato di verde e di viola. È Natale e ogni luce vale.