Educatore in cella per pedofilia
Vittime tre bambini con famiglie in difficoltà. Un piccolo alla maestra: «Lo zio ha un segreto»
Igenitori, cinesi, gli avevano affidato i figli per assisterli nello studio. Ma un 67enne della Comasina è accusato di abusi su tre bambini di 10, 11 e 12 anni. Nella sua casa trovato materiale pedopornografico.
Quei bambini, tre piccoli di dieci, 11 e 12 anni di origini cinesi, li considerava un po’ come i figli che non aveva mai avuto. O così almeno ieri, si è difeso davanti al gip Guido Salvini durante l’interrogatorio di garanzia. Ma nei filmati realizzati dalla polizia, che ha piazzato microcamere in tutta la casa, si vedono scene che raccontano anche di rapporti di altro genere. Non solo le «manifestazioni d’affetto» di cui ha parlato l’uomo davanti al giudice, ma quelli che appaiono come abusi sessuali. In più, nel suo appartamento alla Comasina, gli agenti del commissariato guidati dal vice questore Antonio D’Urso, hanno sequestrato un cd-rom con filmati e numerose immagini pedopornografiche. Materiale di cui non ha saputo spiegare la provenienza.
Il protagonista di questa storia è un pensionato di 67 anni incensurato. In passato aveva operato come educatore volontario attraverso un’associazione in una parrocchia del quartiere dalla quale era stato però allontanato da tempo. Le tre giovani vittime sono figlie di amici cinesi che lavorano come parrucchieri, con situazioni familiari complicate, lunghi turni di lavoro, cambi di abitazioni che li hanno allontanati dalla Comasina. Da molto, quindi, era lui a prendersi cura dei tre piccoli.
Tutto è partito all’inizio di dicembre quando una voce che circolava nel quartiere è arrivata alle orecchie dei poliziotti. In molti, infatti, non vedevano di buon occhio quel pensionato che ogni giorno accompagnava i bambini a scuola. Gli agenti, coordinati dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Michela Bordieri, si sono prima presentati a scuola per verificare — e così era — che l’uomo avesse una delega dei genitori, poi hanno parlato con alcuni insegnanti. Una maestra ha raccontato che una delle tre vittime le aveva riferito di un «segreto» di cui lo «zio» non voleva che si parlasse. Così i poliziotti hanno iniziato a controllare i movimenti del 67enne e si sono accorti che una volta fuori da scuola i bambini non venivano riaccompagnati nelle loro case ma restavano nell’appartamento del pensionato. Anche durante la notte.
In sostanza le famiglie — che non potevano prendersi cura dei figli (e ora la loro posizione è al vaglio della Procura) — li lasciavano al 67enne per lunghi periodi. Lui in effetti li accudiva e li seguiva anche per i compiti. Così i pm hanno deciso di installare diverse microcamere in casa per verificare cosa realmente accadesse all’interno e hanno scoperto che l’uomo faceva dormire i bambini insieme con lui in un unico lettone.
Ora le indagini proseguono per capire se ci siano stati altri casi in passato. Nel 2015, infatti, era arrivata in Procura una prima denuncia — riferita a un ragazzo oggi maggiorenne — ma le indagini non avevano portato a risultati. Allo stesso modo gli investigatori eseguiranno analisi approfondite di computer e cellulari del pensionato.
Alla Comasina Nell’appartamento del pensionato di 67 anni trovato un cd illegale S’indaga sui precedenti