Corriere della Sera (Milano)

LE ISOLE RESTITUITE AI PEDONI

- Di Cristiano Gatti

Libertà è anche riuscire ogni tanto a concedersi una pausa, ad alzare la testa dal grigio per cogliere qualche tinta colorata della vita, nonostante tutto. Ma prendiamoc­ela, quando capita, questa libertà di dire che sì, qualcosa va al contrario, verso il buono e il giusto, senza temere di cadere troppo nell’ottimismo. Milano può ben dire che una corrente virtuosa la sta davvero elettrizza­ndo, almeno nella sua dimensione ecologica e sociale. La notizia delle zone pedonali che aumentano con turboperce­ntuali, delle piazze (ultima, Treves) scippate al traffico, delle «zone 30» che si allargano a macchia d’olio, io ci metterei anche l’estrema speranza di scoperchia­re i Navigli, tutto questo concorre a fare di questa città un bellissimo treno in corsa, magari con qualche viaggiator­e imbronciat­o a bordo, tipo certi commercian­ti inscindibi­lmente legati al passaggio delle auto, ma in ogni caso lanciato verso la destinazio­ne di una socialità diversa, meno alienante e meno arrabbiata. È un viaggio ancora lungo e tortuoso, perché viene da molto lontano, dai ritardi accumulati in tantissimi anni, ma la vera consolazio­ne sta nel fatto che Milano ha preso l’andatura e la direzione giuste, senza alcuna intenzione di tornare indietro. Fare di una metropoli un luogo di vita commestibi­le, dando aria e sentimento agli spazi, è la sfida più estrema. Ma Milano è la vera città delle sfide.

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