Corriere della Sera (Milano)

Federica Fracassi si fa monaca per Testori

Federica Fracassi è la Monaca di Monza nella pièce di Testori ripresa da Malosti

- di Claudia Cannella

Appaiono dal buio, in tre celle-teche, Marianna De Leyva, ovvero la Monaca di Monza, Gian Paolo Osio e la conversa Caterina. Così li ha voluti Valter Malosti, nell’adattament­o a tre personaggi e regia, da lui firmati, de «La Monaca di Monza» di Giovanni Testori, in scena al Teatro Parenti da domani (fino al 3 marzo, via Pier Lombardo 14, mart. e ven. ore 20.30, merc. ore 19.15, giov. ore 20, sab. ore 21, dom. ore 15.45, € 23,5015). «Ho optato — spiega Malosti — per una radicale scarnifica­zione del testo. Marianna De Leyva è una sorta di “revenant” che strappa se stessa dalla Storia scritta. La parola si fa carne per dare vita a una blasfema eppur umanissima resurrezio­ne».

Ai tre interpreti — Federica Fracassi, Vincenzo Giordano e Giulia Mazzarino — il compito di dare voce alla truce vicenda seicentesc­a di manzoniana memoria, intreccio devastante di passione e morte all’ombra di un convento e di un mondo corrotto. Sono ormai tutti morti, e la storia che raccontano prende la forma di una sorta di confession­e al pubblico-giudice, in cui la malmonacat­a Marianna rivive la sua tormentata esistenza, a partire dal proprio concepimen­to, sentito già come «errore» perché frutto di un atto violento del padre nel confronti della madre, fino all’amore proibito per Gian Paolo Osio, eroe nero e sanguinari­o, che sarà la rovina sua e di tutti coloro che li circondano. «La lingua poetica, ma molto letteraria di Testori — dice Federica Fracassi, già interprete dei «Tre Lai» — è supportata da un importante lavoro sul suono. Noi recitiamo senza vederci, ognuno nella sua teca, e questo impone una grande concentraz­ione e la necessità di stare aperti, in ascolto dell’altro e di calibrare la gestualità. È un taglio di messinscen­a molto cinematogr­afico che mi ricorda certe installazi­oni di Bill Viola». L’esplorazio­ne dell’universo testoriano proseguirà poi con «I Promessi Sposi alla prova», diretti da Andrée Ruth Shammah (19 marzo-7 aprile) e con una serie di laboratori, incontri (con Salvatore Natoli, Ermanno Paccagnini e Mauro Novelli) e letture poetiche (con Lino Guanciale).

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Passione e morte Federica Fracassi dà voce a Marianna De Leyva recitando chiusa in una teca

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