Corriere della Sera (Milano)

Parco delle cave, vince il quartiere Luci ecologiche e niente asfalto

Dopo le critiche la giunta rivede il progetto. Sì ai campi sportivi

- di Sara Bettoni

No all’asfalto. Sì alle luci, ma saranno lasciate spente nelle notti d’estate, per non scacciare le lucciole. Mentre gli operai lavorano nell’area di Calchi Taeggi, si definiscon­o i dettagli per il restyling del Parco delle Cave, tra suggerimen­ti e proteste di cittadini e associazio­ni. Procediamo con ordine. A fine 2018 partono le bonifiche — attese da anni — della ex cava compresa tra le vie Calchi Taeggi, Bisceglie e Fratelli Zoia. Qui sorgerà il progetto Seimilano, curato da Mario Cucinella architects: un nuovo quartiere con 125 mila metri quadrati di residenze in edilizia libera e convenzion­ata, uffici, negozi e un parco. L’investimen­to è di 250 milioni di euro, sostenuto dalla joint venture tra Borio Mangiarott­i e il fondo Varde Partners. Posa della prima pietra prevista nell’ultimo trimestre del 2019, fine lavori nel 2022. Il Comune chiede intanto agli operatori di sfruttare gli oneri di urbanizzaz­ione di questo progetto — circa 5 milioni di euro — per mettere mano al parco delle Cave, a Ovest di Milano. È il Municipio 7 a stilare la lista degli interventi nella delibera del 29 ottobre 2018, che però crea scompiglio tra gli affezionat­i al parco. Dai ciclisti alle famiglie, dagli agricoltor­i ai cittadini con balcone affacciato sul verde, le richieste e le critiche sono varie. Qualcuno arriva a tracciare con la vernice scritte di protesta ai margini dell’area.

Ma cosa prevede la riqualific­azione? Nel documento si parla di illuminazi­one da completare anche all’interno del parco, di asfaltatur­a di alcuni tratti, di un nuovo parcheggio in via Broggini, di campi sportivi non lontano dalle case Aler di via Quarti, di un percorso ciclo-pedonale di collegamen­to nel lato Ovest e di un nuovo punto ristoro nella Cava Cabassi. A metà gennaio tutte le voci contrarie trovano modo di esprimersi nell’incontro pubblico organizzat­o al Municipio 7. Cosa non piace? «In tanti hanno chiesto di salvaguard­are la vocazione naturalist­ica e agricola del parco» sintetizza Marco Ferrari, che ha anche lanciato una petizione online da 3.500 firme, indirizzat­a all’assessore all’Urbanistic­a Pierfrance­sco Maran perché riveda il piano. In particolar­e non va giù l’asfaltatur­a e l’illuminazi­one dei sentieri a Sud Est, il posteggio (ma una parte dei cittadini invece lo approva) e quelle luci lungo i viali, presidio di sicurezza ma anche danno per la fauna.

Dopo l’incontro aperto alla cittadinan­za e un sopralluog­o sul posto, Palazzo Marino ha fatto tesoro delle osservazio­ni e chiesto ai progettist­i di rimettere mano alle carte. «Teniamo conto delle critiche — spiega Maran —, garantirem­o i percorsi ciclopedon­ali senza asfalto, realizzati con materiale permeabile». Accolti anche i suggerimen­ti sull’illuminazi­one. «Le luci saranno collocate nel rispetto dell’anima naturalist­ica del parco, nelle zone esterne. Saranno spente durante le notti estive, quando l’area si riempie di lucciole, ma accese d’inverno tra le 17 e le 22 e di primo mattino». Rimane forte l’impegno sui campetti di pallavolo e basket vicino a via Quarti. «Vogliamo portare socialità». Il nuovo progetto, «frutto di un percorso trasparent­e», sarà completato e reso noto entro una decina di giorni.

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