«Preparatore, contratto e un secondo come Reina Ora Gigio è tranquillo»
Strappare l’etichetta di Paperumma e diventare decisivo per la conquista di un posto in Champions League. In pochi mesi Gigio Donnarumma si è messo alle spalle ansie e insicurezze (la doppia amnesia nella finale di Coppa Italia) per vestire i panni del supereroe. L’ultima esibizione domenica sera contro Joao Pedro del Cagliari. Giovanni Galli, Donnarumma è uscito dalla crisi?
«Qualche volta ci dimentichiamo che è un ragazzo di 19 anni, arrivato in alto troppo presto. Se si è giovani si ha il diritto e il dovere di sbagliare. Talvolta è stato trattato come un mostro pensando solo al tira e molla sul suo rinnovo di contratto. Attorno a lui si sono create aspettative che non è stato in grado di gestire. Ma l’errore non lo ha compiuto lui, quanto chi ha condotto i colloqui per il prolungamento. In quella battaglia fra la società che non voleva versare le commissioni al procuratore e Raiola che spingeva per uno stipendio altissimo alla fine persero tutti».
Ora in campo sembra più sereno.
«Non ha più l’angoscia di dover dimostrare di meritare lo stipendio. Prima trasmetteva ansia, ora tranquillità».
Ha inciso il cambio di preparatore?
«È stato determinante l’arrivo di una nuova guida tecnica. Lo ha stimolato con esercitazioni nuove».
La vicinanza di un collega esperto e leale come Reina ha aiutato?
«È fondamentale la chiarezza nei rapporti. A 36 anni, quando giocavo nel Torino, il Parma mi propose di far crescere Luca Bucci. Accettai e nel giro di qualche mese lui arrivò in nazionale». Ci sono degli aspetti su cui Donnarumma deve ancora migliorare?
«Sì quelli tecnici, sotto il profilo della parata. Del resto se a 19 anni pensasse di essere già completo compirebbe un errore». Quanto conta essere protetti da una difesa affidabile?
«È importante. Bisogna guidare ed essere guidati. Io non ero un grandissimo portiere ma facevo in modo che gli avversari tirassero in porta il meno possibile. Puoi essere meno bravo di altri ma dirigere è essenziale».
Può diventare l’erede di Buffon?
«Certo, Gigio ha festeggiato domenica la 150ma partita con il Milan e deve ancora compiere 20 anni. Ha testa, fisico e qualità per essere il portiere azzurro dei prossimi 15 anni. Buffon a mio avviso è il più forte portiere italiano di tutti i tempi: Donnarumma ha le carte in regola».