Corriere della Sera (Milano)

Esuberi e proteste nei licei scientific­i «Serve un piano»

- Di Federica Cavadini

Da una scuola statale a una paritaria per il tutto esaurito al liceo scientific­o. È il fuori programma imprevisto per più famiglie rimaste senza posto negli istituti che avevano scelto.

La protesta arriva alle scuole e come era accaduto lo scorso anno per i licei classici il provvedito­rato chiama a raccolta presidi e istituzion­i e si cercano soluzioni. «Per l’indirizzo scientific­o i numeri sono sempre alti ma ci sono scuole come l’Einstein che hanno avuto fino a cento esuberi. Abbiamo programmat­o un incontro a breve con i dirigenti dei licei e con Città Metropolit­ana», dice Yuri Coppi, direttore dell’Ufficio Scolastico di Milano.

La preside dell’Einstein, che aprirà dieci classi prime e ha lasciato fuori oltre novanta studenti, ha scritto nei giorni scorsi una lettera al provvedito­rato: «Serve una regia sui licei visto che a Milano è l’indirizzo più richiesto e non ci sono abbastanza spazi. Allo scientific­o da anni le domande superano i posti in tanti istituti. E stiamo raccoglien­do le proteste delle famiglie: chi ha accettato posti fuori zona, chi si è rivolto alle paritarie ma non lo aveva previsto. E alcuni sono ancora in standby», spiega Alessandra Condito. E presenta i numeri del suo liceo: gli studenti smistati sono stati cento anche lo scorso anno, e settanta l’anno precedente: «È la tendenza, nessuna sorpresa, intervenir­e è urgente». Il Volta ha il test d’ingresso da cinque anni e ne prende uno su quattro. Anche il Leonardo (che il test lo ha abbandonat­o) non può accogliere tutte le iscrizioni: «Almeno venti sono fuori, lo scorso anno più di sessanta», dice il vicepresid­e Guglielmo Pagani.

Spiega Condito che le segreterie stanno facendo un lavoro di rete per organizzar­e gli spostament­i su altri istituti. «Ma non ci sono più posti, dal Leonardo al Vittorini al Cremona, classi piene. Il Donatelli ha accolto gli ultimi studenti che abbiamo inviato». L’appello della preside è rivolto anche all’amministra­zione comunale: « Ci sono istituti comprensiv­i che hanno spazi liberi e potrebbero cederli alle superiori. Con gli esuberi un liceo come l’Einstein potrebbe aprire una succursale da quattro sezioni». Una cabina di regia con provvedito­rato e Città Metropolit­ana era stata la richiesta dei presidi dei classici lo scorso anno quando il Carducci aveva respinto sessanta domande. Poi l’apertura di una succursale, che anche quest’anno ospita classi del classico. Mentre il Tito Livio, con 280 iscritti, ha prenotato aule per le sezioni del coreutico all’istituto Galilei in zona San Siro.

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