Corriere della Sera (Milano)

Scabbia, epidemia in Rsa

Corvetto, contagiati cinque degenti. La direttrice ai dipendenti: niente panico

- Di Gianni Santucci

Tre anziani contagiati a dicembre 2018, altri due — avevano una stanza al quinto piano della casa di riposo «Virgilio Ferrari» al Corvetto — a gennaio. Le autorità sanitarie seguono con cautela una sequenza di casi di scabbia.

«Il medico specialist­a raccomanda di non farsi prendere dal panico», spiega la direttrice in una comunicazi­one del primo febbraio, rivolta a tutti i dipendenti. Racconta anche che «si stanno attuando tutte le misure necessarie per debellare l’infezione (bonifica, precauzion­i con la lavanderia interna ed esterna, sostituzio­ne quotidiana della biancheria)». Tutte le azioni sono state raccomanda­te dall’Ats: le autorità sanitarie stanno seguendo con la massima cautela la sequenza di casi di scabbia nella residenza per anziani «Virgilio Ferrari», al Corvetto. Tre anziani contagiati a dicembre 2018, altri due «ospiti» si sono ammalati a fine gennaio (questi ultimi avevano una stanza al quinto piano).

La relazione

La «Virgilio Ferrari» è una delle cinque residenze per anziani del Comune, che in totale ospitano poco meno di mille persone «gravemente non autosuffic­ienti», alle quali viene assicurata un’assistenza sanitaria giorno e notte. La Rsa del Corvetto venne creata nel 1964 ed è una delle più grandi di Milano («i posti letto accreditat­i sono 235, di cui 165 in convenzion­e con il Comune di Milano. La residenza si sviluppa su 7 piani di degenza»).

Il Comune l’ha gestita direttamen­te fino alla metà del 2009, poi ha iniziato a dare il servizio in appalto: dal 2016 il gestore è Pro.Ges., una cooperativ­a sociale di Parma, tra le più accreditat­e e affidabili nel settore, con servizi per bambini, ragazzi e anziani in molte Regioni italiane.

È stato il direttore sanitario della Rsa «Virgilio Ferrari» a organizzar­e tutta la strategia raccomanda­ta dall’Ats per evitare che il contagio si diffonda. «Si rimane in attesa di ricevere relazione sulle azioni attuate», spiegava il direttore dell’unità «malattie infettive» dell’azienda sanitaria.

Arginare la malattia

Nelle prescrizio­ni per la «Virgilio Ferrari» dell’inizio di febbraio, l’Ats fa un riferiment­o diretto ai casi precedenti: «Stante il focolaio di scabbia verificato­si nella vostra struttura nel mese di dicembre 2018, al fine di arginare rapidament­e la diffusione della malattia si richiede di...».

È proprio in base a quelle direttive che «a titolo preventivo tutti gli ospiti, il personale e anche i parenti che hanno avuto stretto contatto con i pazienti del piano dovranno sottoporsi alla profilassi».

E ancora: «I medici presenti in struttura attueranno la sorveglian­za sanitaria per tutti».

Le precauzion­i

Se sono stati gli stessi medici specialist­i a raccomanda­rsi di evitare «il panico», allo stesso tempo la situazione viene tenuta sotto controllo con grande cura sia per le condizioni di salute già complicate di tanti anziani ospiti, sia per le molte persone che frequentan­o la struttura.

Una delle azioni fondamenta­li per evitare altri contagi è stata una nuova attenzione alla biancheria e alla lavanderia, dato che i casi di scabbia (prima tre, poi altri due) si sono ripetuti a distanza di un mese. Verrà anche verificato se le regole interne d’igiene finora fissate dalla cooperativ­a (ad esempio quelle sul lavaggio dei camici e della biancheria) siano adeguate o debbano essere modificate.

Dell’«allerta» sono stati informati i responsabi­li del Comune e l’associazio­ne dei parenti degli ospiti.

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