Al concorso 439 radiologi: tutti bocciati
Policlinico, nessuno riesce ad accedere agli orali. Gallera: «Chiederò chiarimenti»
Dei quattrocento e passa in concorso, al traguardo non s’è visto nessuno. Università Statale, 4 febbraio scorso. In risposta a un bando del Policlinico per assumere tecnici di radiologia a tempo indeterminato, si presentano in 439. Gli esaminatori in realtà hanno in mano elenchi con oltre 760 iscritti, ma più del 40 per cento non si presenta. Forse perché impegnato in altre selezioni o perché nel frattempo ha già trovato un buon po- sto. Ma torniamo in quelle aule della Statale. L’azienda incaricata della selezione valuta i candidati in base a una prova scritta e una pratica. La «sufficienza» si ottiene con 21 punti su 30 nel primo test, con 14 su 20 nel secondo. A fine giornata, gli esaminatori tirano le somme. E nessuno dei 439 passa entrambe le prove. Saltano gli orali, tutto da rifare.
Non è il primo caso in Italia, dicono dall’ospedale, ma al Policlinico non era mai successo. Perché tutti questi bocciati? In parte gli aspiranti tecnici radiologi, in arrivo anche da fuori Lombardia, potrebbero essere stati disorientati da alcune domande sul Sistema sanitario regionale, a loro poco noto. In parte, la preparazione richiesta dall’ospedale è piuttosto elevata. Non da tutti. L’episodio tuttavia preoccupa l’assessore lombardo alla Sanità Giulio Gallera, che chiederà «delucidazioni e chiarimenti» alla direzione generale. A breve, promette il Policlinico, sarà bandito un nuovo concorso.