«Il reddito di cittadinanza non crea posti di lavoro»
L’affondo di Sala
del rettore Franco Anelli sulla terza missione degli atenei. E l’università presenta anche i suoi programmi «ad impatto sociale», dagli studi sulla famiglia e sull’invecchiamento della popolazione alla ricerche sugli indicatori di rischio criminalità, fino ai progetti di solidarietà internazionale.
A proporre visite e incontri ci saranno docenti e ricercatori e l’ateneo ha coinvolto anche gli alumni: «Mostreranno la Sala delle Cinquecentine e l’aula Bontadini. La collezione di libri antichi comprende anche trentanove incunaboli e diverse prime edizioni e tutti i volumi sono stati riordinati e catalogati. E la “ghiacciaia” è uno degli spazi più suggestivi dell’ateneo e sono in esposizione anche anfore, ceramiche, monete, un tesoro nascosto raccolto in vent’anni di scavi». ( f.c.)
Il patrimonio Oggi l’Università Cattolica organizza visite guidate e concerti in alcuni dei suoi spazi più suggestivi
L’apertura è il primo evento dedicato alla «Terza missione delle università», che aggiunge l’obiettivo di sviluppo culturale a quelli di formazione e sviluppo
Previsto un intervento del rettore Franco Anelli e, tra le varie iniziative, approfondimenti curati dagli «alumni»
«Se al governo dicono che il reddito di cittadinanza è un percorso per avviare al lavoro è una balla. Il problema è che questi non hanno mai frequentato veramente il mondo delle aziende». Così il sindaco Beppe Sala in diretta a Radio Capital. «Io in 30 anni da manager non ho mai chiamato un centro per l’impiego e così oggi i piccoli e grandi imprenditori non si servono di questi centri, ma che balle ci raccontano?», ha aggiunto. Per quanto riguarda quota 100, il sindaco ha spiegato che ci saranno ripercussioni sul Comune: «Noi abbiamo dei blocchi ad assumere e perderemo quest’anno 500-600 persone e ne rimetteremo dentro 100200, sarà un problema — ha concluso —. Le conseguenze della manovra del governo le pagano i Comuni». Il primo cittadino parla anche di Tav: «Altri si prenderanno questa occasione: se la TorinoLione non si farà, nasceranno nuovi canali in Europa. Noi stiamo provocando l’Europa. La settimana scorsa ho incontrato la commissaria Ue ai Trasporti e mi ha detto che, se non vogliamo i soldi, li ridistribuiscono subito ad altri». Sempre a proposito di trasporti, passando a temi locali, si ritorna all’ipotesi iniziale. Prende infatti sempre più piede il posticipo dell’aumento del biglietto dei mezzi pubblici a luglio e non più ad aprile come sostenuto negli ultimi giorni. Lo consigliano non solo motivi di prudenza (i possibili ricorsi in caso di partenza in solitaria) ma anche motivi politici. Scavallare le elezioni europee dovrebbe rendere meno conflittuali i rapporti tra Comune e Regione. «Sull’aumento del ticket il Pd fa dietrofront. Sono incoerenti per calcoli elettorali», dice Gianluca Comazzi, consigliere di FI.