Corriere della Sera (Milano)

«Frittelle gratis solo ai bambini italiani» FdI scomunica il consiglier­e mantovano

De Marchi ha poi annullato l’iniziativa. Giorgia Meloni: «Chieda scusa pubblicame­nte».

- Giovanni Bernardi

MANTOVA «Frittelle gratis ai bambini. Ma solamente se italiani». L’iniziativa, prevista per la giornata di domani, è del consiglier­e comunale di minoranza Luca de Marchi, oggi nelle file di Fratelli d’Italia ma fino ad alcuni mesi fa aderente a CasaPound. Iniziativa che provoca un vero e proprio terremoto, con il suo stesso partito — in primis il segretario Giorgia Meloni — che si dissocia e impone a de Marchi pubbliche scuse. Alla fine il consiglier­e comunale mantovano annulla tutto e annuncia che, al posto delle frittelle solo per i bimbi italiani, per domani organizzer­à un’iniziativa diversa, probabilme­nte «riparatric­e».

La bufera si scatena mentre nei pressi di Palazzo Te, in questi giorni, è allestito il luna park con giostre e attrazioni. Uno dei prodotti tipici venduti alla fiera mantovana sono appunto le frittelle di Carnevale. Ed è in questo contesto che nasce l’iniziativa di de Marchi: regalare le frittelle, usando il denaro provenient­e dal proprio gettone di presenza nel consiglio comunale di Mantova, ai bambini. Ma con una specifica: solo se si tratta di bambini italiani.

Contattato al telefono, de Marchi tenta di ridimensio­nare la vicenda: «Chiunque abbia seguito le mie iniziative, sa bene che mi sono sempre prodigato per aiutare tutti. La mia è una provocazio­ne politica: da buon padre di famiglia ritengo valga la regola secondo cui prima gli italiani e poi, se ne avanza, vengono gli altri. In ogni caso tutti possono stare tranquilli: le frittelle saranno per i bimbi sia italiani che stranieri».

Ma ormai il vaso di Pandora è scoperchia­to e l’iniziativa provoca molte polemiche. Se da sinistra arriva una fittissima pioggia di critiche, da destra le conseguenz­e sono le stesse. A partire dal segretario nazionale di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che in nota usa parole di fuoco all’indirizzo del consiglier­e comunale: «Mi dissocio nella maniera più categorica dall’iniziativa, che lede l’immagine di Fratelli d’Italia. Il consiglier­e la annulli immediatam­ente e porga scuse pubbliche o saremo costretti a prendere provvedime­nti nei suoi confronti». Sulla stessa falsariga anche il segretario provincial­e del partito, il sindaco di Borgo Virgilio Alessandro Beduschi: «Si tratta di un’iniziativa inaccettab­ile non in sintonia con il nostro partito. Fratelli d’Italia è in prima linea per il sovranismo, che però significa tutelare valori e tradizioni e gestire in modo diverso i flussi migratori. Quella di de Marchi invece è un’insensata iniziativa discrimina­toria. Torni sui propri passi: in caso contrario Fratelli d’Italia non potrà più essere la sua casa». Sulla stessa linea pure i consiglier­i in Regione Lombardia Viviana Beccalossi (Gruppo misto) e Barbara Mazzali (FdI), che parlano di «iniziativa aberrante e ingiustifi­cabile».

Alla fine, travolto dalle critiche bipartisan, de Marchi torna sui propri passi: annullata la distribuzi­one di frittelle ai bimbi italiani, il consiglier­e sta preparando, sempre per domani, un’inizativa diversa e probabilme­nte «riparatric­e».

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