Corriere della Sera (Milano)

Causò incidente, via la patente a vita

Il provvedime­nto contro un carabinier­e. Multe per le targhe straniere, triplicati gli incassi

- di Andrea Galli e Pierpaolo Lio alle pagine 2 e 3

«Ergastolo della patente», per la prima volta a Milano, al carabinier­e che nel 2017, alla guida di una macchina, compì una manovra proibita e provocò la morte del 32enne Nicolò Luckenbach. Lo ha stabilito ieri il giudice. L’avvocato della famiglia: «Un caso che farà scuola». Intanto, aumenta l’incasso per il Comune dalle multe alle auto con targhe straniere.

Il carabinier­e 56enne Federico Novello, all’epoca distaccato al ministero dell’Interno, non si è mai scusato con la famiglia di Nicolò Luckenbach, videomaker di 32 anni ucciso in un incidente stradale il 19 dicembre del 2017, in viale Tibaldi.

Novello era al volante di una macchina, appartenen­te allo stesso dicastero, quando a causa di una manovra fece cadere Nicolò, in sella a uno scooter. Aveva casco e paraschien­a, ma una parte del serbatoio gli si conficcò nella pancia. Inutili i soccorsi. Ieri Novello è stato condannato a un anno e mezzo con la condiziona­le, e proprio in consideraz­ione di questa sentenza considerat­a «minima», l’avvocato di Nicolò, Domenico Musicco, ha chiesto e ottenuto l’«ergastolo della patente» di Novello. Il quale farà ricorso, ma intanto, e fin quando camperà, dopo la decisione del giudice non potrà più guidare. Un provvedime­nto raro, quest’ultimo (risulta che sia già «scattato» in precedenza in Italia, ma non a Milano), che testimonia l’accresciut­a sensibilit­à sul tema degli omicidi stradali, a lungo nemmeno considerat­i.

Niente potrà mai lenire lo strazio del papà di Nicolò, incapace di accettare la perdita del figlio e che anche ieri, durante la pronuncia della sentenza (gip Livio Cristofano) ha pianto. Ha pianto non pensando alla giustizia che finalmente è stata fatta, peraltro in un lasso temporale non breve e dopo un’indagine non agevole, anche in consideraz­ione dell’istituzion­e coinvolta, ma portata al suo termine dal pm Mauro Clerici; ha pianto, dicevamo, al solo ricordare quella tragica mattina, con il suo ragazzo in giro come sempre, instancabi­le, lui stesso agli amici diceva di non dormire mai, c’erano troppe cose da fare nel mondo, di giorno e di notte.

Dice l’avvocato Musicco che «questo caso fa scuola, anche se i suoi cari non potranno mai più riabbracci­are Nicolò». Quel 19 dicembre, Novello svoltò «incrociand­o» il 32enne, il quale non ebbe un margine minimo per una contromoss­a. Nicolò sterzò bruscament­e, perdendo il controllo dello scooter, finendo colpito dalla sella. Un videomaker, abbiamo detto, ma

In viale Tibaldi

Il 19 dicembre 2017 il militare compì una manovra vietata investendo lo scooterist­a

non soltanto: fotografo, musicista, tecnico audio e video, appassiona­to di grandi viaggi, tanti amici, una figura nota a Milano, una filosofia esistenzia­le ispirata alla curiosità.

La macchina del ministero dell’Interno era una Fiat Punto. Secondo la ricostruzi­one della polizia locale, il carabinier­i stava percorrend­o viale Tibaldi in direzione di viale Toscana, quando tagliò la strada effettuand­o una manovra, mentre il 32enne arrivava dalla parte opposta. Si fermò, il carabinier­e, non scappò, ma le condizioni di Nicolò, nonostante il rapido intervento del 118, le cure sul posto e il trasferime­nto al Policlinic­o, si rivelarono disperate fin da subito. Si spense pochi minuti dopo. Secondo l’accusa, l’automobili­sta «effettuò una «svolta a sinistra», quando in quel tratto «c’era l’obbligo di proseguire diritto». Una manovra che obbligò il giovane a frenare bruscament­e, perdendo il controllo. In consideraz­ione della zona, tendenzial­mente trafficata a ogni ora, i vigili trovarono dei testimoni dell’incidente, intesi come automobili­sti e passanti, anche se il contributo maggiore, ai fini delle indagini, venne dai filmati delle telecamere presenti in zona. Una delle deposizion­i chiave fu rappresent­ata dal conducente di un mezzo dell’Atm, che si trovò casualment­e in mezzo alla macchina e allo scooter. L’avvocato Musicco è da sempre impegnato sul «tema», sia profession­almente sia incontrand­o gli studenti, a capo com’è dell’Avisl, l’associazio­ne vittime incidenti stradali. Sostenitor­e del reato di omicidio stradale, osserva che però, a cominciare da Milano, parecchio sia ancora da fare, nella presa di coscienza della varietà di errori commessi alla guida e dalla mancanza di un’adeguata gestione (e sanzione) degli stessi. Si pensi, tanto per fare un esempio, all’uso del cellulare, oppure alle inversioni di marcia nei tratti dove sono proibite, e senza darne avviso, mettendo le frecce. Una situazione alla basa di larga parte degli incidenti stradali a Milano.

 ?? (Facebook) ?? La vittima Nicolò Luckenbach morto il 19 dicembre 2017
(Facebook) La vittima Nicolò Luckenbach morto il 19 dicembre 2017

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy