La carica dei 1000 In pista a Linate la band dei record
Lo scalo di Linate si prepara a un weekend da record con lo show della più grande rock band della storia
Mille musicisti sabato invaderanno l’aeroporto di Linate. Dalle ore 20, nell’area di 700 mila metri quadrati attrezzata per ospitare la kermesse, andrà in scena Rockin’1000, «la più grande rock band del mondo». Ospiti d’eccezione Manuel Agnelli degli Afterhours e i Subsonica.
Un esercito di musicisti provenienti da tutto il mondo, uniti per un concerto in aeroporto. Lo vedremo in azione sabato durante il «MilanoLinateShow», evento che nel weekend animerà lo scalo di Linate, in attesa della riapertura ufficiale del prossimo 27 ottobre. Dalle ore 20, nell’area di 700 mila metri quadrati attrezzata per ospitare la kermesse, andrà in scena Rockin’1000, «la più grande rock band del mondo». Una sorta di collettivo internazionale composto da musicisti professionisti e non, nato a Cesena nel 2015 come tributo agli americani Foo Fighters, applaudito all’epoca dal leader della band Dave Grohl e poi diventato un progetto continuativo. «Oggi siamo una community di 19 mila persone», spiega Fabio Zaffagnini, 42 anni, tra gli ideatori di questa realtà che nel 2019 ha conquistato nientemeno che lo Stade De France di Parigi. «Al momento siamo impegnati con le prove a Linate. Stiamo costruendo tutto ex novo — palco, impalcature, tribune — ed è come tirar su una cattedrale in pochi giorni per offrire uno spettacolo maestoso, e poi smontare tutto. Ma siamo pronti».
Di certo quello milanese sarà un Rockin’1000 irripetibile. Con due ospiti d’eccezione: Manuel Agnelli degli Afterhours (affiancato da Rodrigo D’Erasmo) e i Subsonica. «Sono curioso di vedere cosa accadrà», dice Agnelli. «Parliamo di un esperimento quasi scientifico a livello sonoro, anche solo capire come amplificare tutti quei musicisti, come distribuirli nell’area, non sarà facile». Lui sarà coinvolto in «Male di miele» e «Ballata per la mia piccola iena» degli Afterhours, e in una cover di «I Wanna Be Your Dog» degli Stooges. I Subsonica suoneranno «Tutti i miei sbagli» e «Nuova ossessione», oltre che «Up Patriots To Arms» di Franco Battiato. Il tutto in un concerto dallo slogan eloquente — «No Boarders on Board» — che celebrerà tre importanti anniversari: i 50 anni dal Festival di Woodstock e dall’allunaggio, rispettivamente con «Fortunate Son» dei Creedence Clearwater Revival e «Space Oddity» di David Bowie, e il trentennale della caduta del Muro di Berlino con «Another Brick In The Wall» dei Pink Floyd. «Questo per sostenere un messaggio dal forte valore sociale», spiega Zaffagnini, «ossia che il rock può favorire l’inclusione mettendo in contatto persone diverse indipendentemente da età, nazionalità, estrazione sociale, orientamenti politici, religiosi, sessuali». Gli fa eco Agnelli: «È il potere della musica, forse non può cambiare il mondo, ma rappresentare il cambiamento sì».
Dei 1200 musicisti attesi a Linate da 30 diversi Paesi — questi i numeri esatti — 140 risiedono a Milano e provincia. «Avremo batteristi, chitarristi, bassisti, tastieristi, cantanti e fiati, cioè sax, trombe e tromboni», continua Zaffagnini. «Tutti i musicisti sono gestiti attraverso un’App con cui inviamo materiale utile per prepararsi». I costi dell’operazione? «Spropositati, in generale si va dai 700 mila euro a un milione e mezzo di euro a evento. Per questo vivo ancora in un appartamentino in affitto a Cesena, ogni volta reinvestiamo tutto». A breve sarà pronto un documentario. «Vogliamo crescere ancora. E non importa che a unirsi a noi siano giovani o anziani, dilettanti o professionisti, studenti, disoccupati o amministratori delegati: il nostro è un progetto che fa rima con parità e condivisione, nessuno emerge rispetto agli altri».
Manuel Agnelli La musica forse non potrà cambiare il mondo ma rappresentare il cambiamento sì