Corriere della Sera (Milano)

«Sorveglian­za speciale al capo di Forza Nuova»

L’inedita richiesta al tribunale per Luca Bolis

- Di Luigi Ferrarella

Due anni di «sorveglian­za speciale» e «obbligo di soggiorno» per il responsabi­le di Forza Nuova in provincia di Milano: è l’inedita richiesta di «misura di prevenzion­e personale» che il questore di Milano propone alla competente sezione del Tribunale nei confronti di Luca Bolis, 23 anni, pluridenun­ciato ma senza condanne, additandol­o protagonis­ta di «disordini al regolare svolgiment­o di manifestaz­ioni politiche», e ritenendol­o catalogabi­le nella norma su «coloro che compiono atti preparator­i, obiettivam­ente rilevanti, diretti alla ricostituz­ione del partito fascista, in particolar­e con l’esaltazion­e o la pratica della violenza».

«La riteniamo una proposta totalmente inadeguata e sproporzio­nata alle condotte — replica il difensore Mario Giancaspro —: la settimana scorsa due anni di sorveglian­za speciale li ho visti dare sì, ma per una per una pericolosi­tà sociale ben diversa, legata a rapine con i kalashniko­v… Così saltano tutti i parametri, che invece confidiamo saranno valutati con equilibrio dal Tribunale in udienza».

La proposta della questura si basa sul fatto che la pericolosi­tà sociale di Bolis starebbe vivendo «una concentraz­ione nel tempo, con una progressiv­a e crescente gravità» rispetto agli esordi nelle organizzaz­ioni extraparla­mentari quali il movimento giovanile Lotta Studentesc­a prima, e il gruppo Forza Nuova poi. Se l’imbrattame­nto dell’istituto profession­ale Ercole Marelli nel dicembre 2014 era stato spontaneam­ente rimediato da Bolis e amici all’arrivo della polizia, e se nell’estate 2017 egli aveva goduto dell’istituto della «tenuità del fatto» quand’era stato archiviato per l’imbrattame­nto del liceo Manzoni, poi erano iniziati i presìdi politici sfociati in scontri con i centri sociali, come il 10 dicembre 2017; poi le manifestaz­ioni, come il 29 aprile 2018 in ricordo di Sergio Ramelli con il triplice saluto romano; e le denunce per apologia di fascismo e discrimina­zione razziale.

Ma da quest’anno, ad avviso della questura, la sua «pericolosi­tà sociale» si è incrementa­ta «a prescinder­e dall’ambito politico, potendo colpire indiscrimi­natamente chiunque interagisc­a con lui», compresi «comuni cittadini», pur se le condotte «rimangono strettamen­te occasionat­e dalla sua “militanza” all’interno di un gruppo che si caratteriz­za anche per l’utilizzo della violenza e dello scontro fisico per imporre il proprio disegno politico».

Due condotte, soprattutt­o. La prima il 29 marzo in piazzale Gorini, quando un uomo incuriosit­o dai manifesti di Forza Nuova affissi da Luca Bolis e altri camerati era stato aggredito a calci e pugni, al grido di «vaff…zecca di m…» benché nemmeno avesse espresso un’opinione o una qualche appartenen­za politica: e in una perquisizi­one nella sede di piazza Aspromonte erano state sequestrat­e dieci mazze da un metro dentro bandiere. La seconda il 23 maggio in piazzale Dateo, quando una coppia era stata aggredita perché aveva telefonato al 112 e preso il numero di targa dei giovani che stavano attaccando manifesti abusivi: aggression­e sintomatic­a, per il questore Sergio Bracco, «della natura e gravità della pericolosi­tà sociale» del giovane, «capace di aggredire indifesi passanti, che, sensibili al valore del bene comune, invece di rimanere omertosi difronte ad un comportame­nto antigiurid­ico, lo hanno segnalato alle competenti autorità».

Motivazion­e

La pericolosi­tà sociale del militante starebbe crescendo con «progressiv­a gravità»

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Raduno In piazza per Sergio Ramelli
 ??  ?? Saluti romani Corteo e saluti romani per commemorar­e Sergio Ramelli lo scorso 29 aprile in via Paladini
Saluti romani Corteo e saluti romani per commemorar­e Sergio Ramelli lo scorso 29 aprile in via Paladini

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