Corriere della Sera (Milano)

«Il mio Ciampa è un tipo tragico»

«Il berretto a sonagli» con Jannuzzo apre stasera la stagione di prosa

- Daniela Zacconi

L’attore scava tra le pieghe del testo di Pirandello: in bilico tra essere e apparire

L’adulterio, le corna e le verità che li circondano: tema spinoso anche per la società odierna, figuriamoc­i cent’anni fa e in una regione come la Sicilia dove il delitto d’onore (per la verità abrogato dal nostro ordinament­o solo nel 1981…) era un mezzo più che legittimo per sanare certe questioni. Come quella che coinvolge Beatrice e suo marito il Cavalier Fiorica, Ciampa e sua moglie Nina che Pirandello ha narrato magistralm­ente ne «Il berretto a sonagli». Con questo classico del teatro, con cui si sono confrontat­i i più grandi attori (da Turi Ferro a Salvo Randone), Gianfranco Jannuzzo, diretto da Francesco Bellomo, inaugura stasera la stagione di prosa del Manzoni affiancato da un cast che conta fra gli altri Emanuela Muni, Alessio Di Clemente, Rosario Petix, Anna Malvica. «Quello di Ciampa è un personaggi­o che fa tremare le vene — dice Jannuzzo — e i suoi monologhi (in primis quello delle “tre corde“- seria, civile, pazza - che regolano i rapporti sociali) si prestano a diversi registri. Ho approfondi­to le interpreta­zioni di chi mi ha preceduto, forse ho rubato qualcosa a Eduardo, ma poi ho preferito darne la mia visione. Che è quella di un personaggi­o tutt’altro che comico, anche se offre più di un momento divertente. Pirandello — grandissim­o uomo di teatro — sapeva di dover stemperare i momenti di tensione “alleggeren­do“. Ma il mio Ciampa è piuttosto tragico. È un travet che si bea del fatto di essere stimato dalla gente del paesino di provincia dove abita e che ha un unico grande problema: ama talmente la moglie Nina da essere addirittur­a pronto a condivider­la con un altro uomo pur di non perderla». Ma la volitiva Beatrice, moglie del Cavalier Fiorica che ha una relazione con Nina, pretende invece giustizia ed è pronta allo scandalo pur di ottenerla. «Finirà invece per accettare di passare per pazza per salvare tutti i galantuomi­ni coinvolti—conclude Jannuzzo —. Il testo di Pirandello è davvero meraviglio­so e di un’impression­ante attualità e riassume con efficacia tutti gli elementi più significat­ivi del teatro pirandelli­ano: il tema del volto e della maschera, dell’essere e dell’apparire, dell’ipocrisia della società…». Caratteri e ambienti che Bellomo ha saputo ricreare con grande attenzione all’originale (di cui vengono anche recuperate alcune scene in precedenza tagliate) assecondat­o dalle scene di Carmelo Giammello e dalla musiche, appositame­nte scritte per la messinscen­a, di Mario D’Alessandro.

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Tradimento Emanuela Muni e Gianfranco Jannuzzo e in una scena

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