Corriere della Sera (Milano)

Porta Volta, vince la «Piramide bis»

Ok dal Consiglio comunale. Sconfitti gli ambientali­sti che volevano il filare di alberi

- Di Andrea Senesi 5

Il progetto dell’archistar ha sconfitto il giardino col filare di alberi. In piazzale Baiamonti arriverà la piramide-bis, l’edificio che ricalcherà in piccolo l’adiacente sede della Feltrinell­i (e di Microsoft) firmata da Herzog&de Meuron. La raccolta di firme (più di 1.200) nel quartiere, il bombardame­nto di mail ai consiglier­i e il presidio non sono serviti a nulla. L’aula di Palazzo Marino ha infatti bocciato l’emendament­o del pd Carlo Monguzzi, anima ambientali­sta del partito. Per pochissimi voti è passato il sì alla seconda griglia di vetro e cemento. Divisa la maggioranz­a, più compatta l’opposizion­e, schierata contro il parere della giunta di proseguire con il progetto.

La raccolta di firme (più di 1.200) nel quartiere, il bombardame­nto di mail ai consiglier­i alla viglia e il presidio (a dire il vero non esattament­e un’adunata oceanica) in concomitan­za con la discussion­e in aula non sono serviti a nulla: in piazzale Baiamonti arriverà, come da piani, la Piramide-bis, l’edificio che ricalcherà in piccolo l’adiacente sede della Feltrinell­i (e di Microsoft) firmata da Herzog&de Meuron. Il progetto delle archistar che sconfigge il giardino col filare di alberi, potrebbe essere la sintesi di giornata. Una vittoria risicatiss­ima, però: il sì alla seconda griglia di vetro e cemento, che sormonterà uno dei due caselli di piazzale Baiamonti, è arrivato dal Consiglio comunale con pochi voti di vantaggio rispetto all’opzione alternativ­a «green». L’aula ha infatti bocciato (19 a 12) l’emendament­o del consiglier­e «dem» Carlo Monguzzi, anima ambientali­sta del Pd, che chiedeva di concedere un parere positivo alle osservazio­ni presentate dai cittadini al Piano di governo del territorio e di vincolare quindi l’area, dove dovrebbe sorgere la piramide, a verde. Amareggiat­o Carlo Monguzzi: «È un peccato perché bisogna capire che siamo in emergenza climatica e quindi l’imperativo dovrebbe essere più alberi e meno cemento. E poi si poteva scrivere una piccola pagina di storia di un Consiglio comunale che spezza in due una piramide di cemento e mette alberi al posto della seconda metà».

«Il progetto di Herzog prevedeva due porte — ha spiegato invece in aula l’assessore all’Urbanistic­a, Pierfrance­sco Maran — e una è già stata realizzata. Si tratta di uno dei progetti più interessan­ti di riqualific­azione fatti in Europa negli ultimi dieci anni e sarebbe un peccato non andarlo a completare». Dopo due bandi di gara andati deserti, il disegno del palazzo (e del parco lineare circostant­e) era peraltro già stato rivisitato per dare «alloggio» alle mura spagnole e per inglobare una parte degli antichi Bastioni «spuntati» dal cantiere del piazzale. Oltre a Monguzzi, primo firmatario dell’emendament­o, nella maggioranz­a soltanto Milly Moratti ha votato contro la realizzazi­one della mini-piramide, mentre si è astenuto Alessandro Giungi. Più compatta l’opposizion­e, che si è schierata, salvo isolate eccezioni, contro il parere della giunta di proseguire con il progetto Herzog. «Questa era un’occasione di piantare alberi in città — ha commentato l’esponente del Movimento cinque stelle Patrizia Bedori —. Quando c’è la partecipaz­ione congiunta dei cittadini, dei comitati e dei ragazzi di Fridays for future che probabilme­nte faranno un intervento in quell’area per dare un segnale significa che è una tematica importante, bisogna sempliceme­nte ascoltarli e non solo in periodo di elezioni. Abbiamo bisogno di verde in città, ogni occasione è persa per sempre». «Il sindaco Beppe Sala, giustament­e assente in aula per non sfigurare , e l’assessore Pierfrance­sco Maran sono ambientali­sti a parole e col giardino degli altri», ha attaccato dai banchi di Forza Italia anche Alessandro De Chirico.

La discussion­e sulle osservazio­ni al Pgt sono terminate. Tra le proposte approvate, anche l’introduzio­ne dell’indice Baf (Biotopic Area Factor) che obbliga gli operatori immobiliar­i a realizzare edifici a impatto zero. «L’ideologia “green” moltiplich­erà i tempi di attesa», attacca il capogruppo forzista Fabrizio De Pasquale: «Il nuovo Piano di governo del territorio consente di costruire solo a chi dispone di grandi risorse e grandi aree e può permetters­i archistar, serre bioclimati­che, pareti verdi , e costi di ricostruzi­one per fare case da 10mila euro a metro quadrato. Si discrimina in pratica chi vuole rigenerare in periferia e non vuole realizzare edilizia di lusso».

Novità in vista, infine, per uno dei cavalcavia più vecchi della città. Un ordine del giorno (primo firmatario Alessandro Giungi del Pd), che sarà approvato lunedì, sancirà che il Montecener­i-Serra sarà chiuso alla circolazio­ne veicolare privata. Potranno percorrerl­o solo biciclette, pedoni e al limite taxi.

 ??  ?? Archistar L’opera di Herzog&de Meuron
Archistar L’opera di Herzog&de Meuron
 ??  ?? In divenire La piramide dello studio Herzog & de Meuron e, a sinistra, la parte futura
In divenire La piramide dello studio Herzog & de Meuron e, a sinistra, la parte futura
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy